Per una palla ci riusciamo!

Publish date 31-08-2009

by Redazione Sermig


“Vorrei che ci riuscissimo anche per salvare i bambini”

di Ernesto Olivero


Anche se la Nazionale non ha superato i quarti di finale del campionato europeo siamo pur sempre immersi in un clima calcistico. È vero che ieri abbiamo perso, ma non abbiamo ancora dimenticato la vittoria sulla Francia. Sono tifoso come tanti italiani, quando posso seguo volentieri le partite, ma l’euforia e il nazionalismo che circondano questi eventi mi suggeriscono una riflessione.
Per una palla noi riusciamo a trovare un’identità nazionale in cui estremisti di sinistra vanno a braccetto con estremisti di destra, qualunquisti si ritrovano patriottici, capitalisti inavvicinabili si mettono a gridare come dei ragazzini. C’è del positivo in questo, però mi chiedo: perché non troviamo lo stesso orgoglio nazionale per eliminare la disoccupazione? Secondo me è possibile, si potrebbe cominciare a lavorare un po’ meno per poter lavorare tutti, anche se questa idea oggi non ha molto successo nelle strategie di mercato. pallone.jpg

Perché non ritroviamo l’orgoglio nazionale per eliminare lo scandalo di certi super compensi che veramente chiedono vendetta agli occhi di Dio? C’è un sacco di gente che campa con pensioni da quattro lire, ci sono famiglie che non arrivano a fine mese! Perché questo orgoglio non ci spinge a interessarci degli altri senza tornaconti personali?

Non c’è demagogia in questo. C’è la consapevolezza di tante tragedie che hanno bisogno del nostro impegno. Mi domando, ad esempio, quando sapremo trovare l’orgoglio per difendere i bambini. Al 31 gennaio 2008 risultano scomparsi in Italia e non ancora ritrovati più di 1.700 bambini e ragazzi italiani e 8.000 stranieri. Sono povere creature che vanno a finire in luoghi immondi dove nessuna polizia va a cercare, nessun giornalista va a fare inchieste, a documentare. Si sa che in Medio Oriente, in America, in Russia, in Italia, … ci sono tanti di questi luoghi indecenti.

Dati dell’Onu confermano che ogni anno organizzazioni criminali introducono illegalmente negli Stati Uniti, attraverso la frontiera con il Messico, decine di migliaia di esseri umani e molti di loro sono minori: sono i nuovi schiavi utilizzati per il mercato del sesso, del lavoro nero, del commercio di organi e nessuno ferma questo traffico! Nel mondo sono più di due milioni i minori sfruttati attraverso la prostituzione e la pornografia, mentre 1,2 milioni vengono fatti espatriare allo stessso scopo. Ci sono più schiavi oggi che al tempo della schiavitù!

Sono felice quando tutti ci raduniamo davanti ai maxi schermi o stiamo incollati alla tv come ieri sera
. C’ero anch’io e ho tifato con passione. Ma la stessa passione, e all’ennesima potenza, la voglio avere per le questioni più serie: c’è l’ho per i bambini abbandonati, per i giovani allo sbando. Spesso dico ai ragazzi che incontro: “Quanti giovani devono ancora schiattare di droghe perché voi vi ribelliate?”. E dico alla società adulta: “Siamo alla fine di un’epoca”. Quando cerchiamo persone sagge per farci guidare, non lo facciamo per demagogia. Lo facciamo perché sentiamo l’urgenza e la necessità sia di capire in quale direzione stiamo andando, sia di rinascere.
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Per una palla ci riusciamo, vorrei che ci riuscissimo anche per salvare i bambini, per dare lavoro, per dare un’istruzione a tutti. Sono convinto che l’Italia è in grado di dare un grande segnale di inversione di tendenza mettendo i giovani al primo posto. I giovani sono patrimonio dell’umanità.
Ernesto Olivero
Vedi:
Laboratorio bambini

 

 

 

 

 

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