In viaggio per la solidarietà

Publish date 15-11-2013

by Redazione Sermig

Dall’Arsenale della Pace al Tajikistan. Fabio e Riccardo, due nostri giovani amici di Vercelli, hanno trasformato le ferie estive in un'occasione speciale.

7000 km da percorrere, una utilitaria del ’95 rosso fiammante, due amici ed una grande, fantastica, folle missione da compiere: raggiungere la città di Dushanbe, capitale del Tajikistan, con l’obiettivo di donare auto e regali ad un’associazione umanitaria operante sul territorio; insomma un’avventura…BESTIALE!

Niente sdraio e cocktail con l’ombrellino per noi questa estate, ma polvere, caldo e tanti sorrisi, è stato ciò che abbiamo trovato lungo il nostro viaggio durato 23 giorni a spasso per l’Asia centrale.

Già, perché per raggiungere la nostra destinazione abbiamo dovuto attraversare 8 nazioni, 2 deserti e strade infinite in pessime condizioni, affrontando ogni singolo giorno con il massimo entusiasmo, sfruttando quella carica di energia che amici, parenti e colleghi hanno saputo regalarci prima della partenza.

Un viaggio che però ci ha permesso di crescere, di spingerci oltre e di capire meglio il mondo che sta fuori e dentro di noi, ma anche di imparare molto, veramente tanto.
I nostri maestri non avevano né libri né occhiali, ma umili vesti e occhi profondi. Sono stati quegli amici che ci hanno accolto tra di loro, nelle loro case, nelle loro famiglie ad insegnarci quanta felicità possiamo trovare ogni giorno nelle piccole cose.

Come le emozioni che non potremo mai dimenticare, le voci e gli odori dei Bazar, il fascino e i colori delle Madrasse, le forme e le ombre del deserto uzbeko o la magnificenza dei monti del Pamir.

Un’esperienza stupenda e che sentiamo non essere ancora conclusa, perché anche se io e Ricky abbiamo fatto ritorno alle nostre vite e ai soliti problemi quotidiani, sappiamo che laggiù, in quel Paese distante migliaia di km da noi, continua a circolare una stupenda auto rossa, che insieme al materiale consegnato all’orfanotrofio ci auguriamo possa regalare ancora tanta felicità e speranza a chi non ha potuto avere le nostre stesse fortune.

Fabio Di Napoli
Riccardo Consolandi

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