Sudan e Darfur:
Publish date 31-08-2009
un convegno internazionale a Milano il 18 - 19 marzo
Un Darfur c'è solo in Sudan, ma il Sudan non è solo il Darfur.
Nel più vasto Paese africano, grande otto volte l'Italia, in Darfur – la regione che confina con il Ciad – si sta consumando non solo una gravissima emergenza umanitaria, ma anche una emblematica crisi politica e sociale. Una commissione Onu a febbraio ha dichiarato che il Governo sta portando avanti «crimini di guerra e crimini contro l'umanità» che «sono forse non meno gravi di un genocidio». Da due anni in Darfur musulmani combattono altri musulmani, nell'ennesimo conflitto tra potere centrale e periferia. Eppure nel Sudan ci sono segnali di pace che non possono essere trascurati: dopo vent'anni di guerra civile (che ha causato, direttamente o indirettamente, oltre due milioni di morti) a cui sono seguiti due anni di lente e faticose trattative diplomatiche, la firma dei protocolli di Naivasha (in Kenya, il 9 gennaio) segna sicuramente una tappa fondamentale e imprescindibile del cammino verso la pace in Sudan; una tappa storica che però non è la fine del cammino. La crisi nel Darfur – così come la crescente tensione nelle regioni dell'est – dimostra che si corre il rischio di lasciare irrisolti problemi che possono minare il processo democratico verso un reale sviluppo economico, umano, sociale del Paese. Quale pace per il Sudan? La parola alla società civile. È il titolo del forum in cui analisti ed esponenti della società civile italiana e sudanese che in modi diversi hanno contribuito alla pace si ritrovano venerdì 18 marzo e sabato 19 marzo 2005 a Milano a Palazzo Isimbardi, via Vivaio 1, ospiti della Provincia, per valutare il percorso compiuto finora e quello ancora da compiere. Per la Campagna italiana per la pace e il rispetto dei diritti umani in Sudan, che raggruppa diverse espressioni della società civile che si impegnano per una pace duratura, è anche l’occasione per valutare un decennio di lavoro. |
Di seguito a questo comunicato (a cura di Campagna Sudan), il programma del forum internazionale: “QUALE PACE PER IL SUDAN? La parola alla società civile” Venerdì 18 marzo 11.00 – 12.30 14.30 – 18.00 Saluti di benvenuto Presentazione del forum Il difficile iter del processo di pace in Sudan Il nuovo assetto politico-istituzionale previsto dagli accordi di pace L’attuale quadro geopolitico, le crisi in atto e le tensioni irrisolte La crisi del Darfur: quali conseguenze sull’implementazione della pace? Modera Giovanni Sartor, Campagna Sudan Sabato 19 marzo 9.30 – 13.00 Seconda sessione: Democrazia e diritti umani Apertura della sessione, Padre Renato Kizito Sesana, missionario comboniano Interventi 14.30 – 18.00 Terza sessione: il ruolo della politica, della società civile, delle comunità religiose, degli organismi umanitari e degli organismi internazionali per una paec giusta e duratura Partecipanti: Modera Tonio Dell’Olio, portavoce della Campagna e coordinatore nazionale di Pax Christi Presenti tra il pubblico con facoltà di parola anche rappresentanti del Governo sudanese e dell’SPLM. Per info: |