Massimiliano

Un anno fa ero un ragazzo libero di fare quello che volevo. Con i piccoli e grandi problemi di tutti i giorni potevo comunque vivere una vita “normale”.

Potevo fare tante piccole cose che quasi per tutti sono scontate, come farmi un panino se avevo fame, aprirmi una lattina se avevo sete, uscire da solo quando ne avevo voglia, partire in macchina con gli amici per andare ad un concerto. Potevo usufruire di qualunque tipo di struttura offertami dalla società.

Adesso sono bloccato su una sedia a rotelle, obbligato ad avere qualcuno vicino per poter vivere. Eppure non mi sento un peso e non lo voglio essere. A parte i problemi di movimento, ho ancora una testa che ha le stesse esigenze e speranze di prima. Ma poiché questa società sembra costituita per chi è al massimo delle sue capacità io mi sento escluso, molte volte dimenticato. E come me ci sono molte altre persone. Io però in questa società voglio fare la mia parte, come prima. Con i miei limiti, ma con tanta voglia. Quindi datemene l’opportunità.