Mandiamo i migliori a fare politica

Publish date 31-08-2009

by Gianni Giletti

 

"Stiamo attenti a non buttare il bambino con l’acqua sporca"…

Di Ernesto Olivero

La politica, quando diventerà un po’ più servizio? Quando i migliori, quelli che hanno ancora ideali, entreranno in politica non per contrastare gli altri, ma per contribuire al bene del Paese e dei cittadini? È utopia, è qualunquismo? Una domanda: oggi i migliori vanno ancora in politica? Non faccio di tutta l’erba un fascio (non voglio condannare in blocco tutta la classe politica a motivo di qualche mela marcia), ma credo che la realtà sia sotto gli occhi di tutti, credo che in questo ipotetico fascio (l’insieme della classe politica) ci sia molta erba putrescente.

Molti di coloro che entrano in politica
, a qualsiasi schieramento appartengano, sinistra, destra, centro, vengono presi dal potere e rischiando di dedicarsi, invece che al bene collettivo, al proprio interesse privato. Penso che in un sistema democratico credibile e trasparente chi viene eletto parlamentare non dovrebbe percepire uno stipendio “speciale”, ma mantenere la stessa retribuzione che percepiva quando faceva l’avvocato, l’operaio, il professore.

Quando è lontano da casa per l’esercizio dell’attività istituzionale dovrebbe servirsi di alberghi normali, non di lusso, considerando che, in ogni caso, conta già su agevolazioni per spostamenti e viaggi di lavoro, a carico della collettività. Quando lavoravo in banca, i sindacalisti eletti mantenevano lo stipendio dei normali lavoratori, così da svolgere le funzioni inerenti il loro nuovo servizio senza rimetterci, ma anche senza guadagnarci

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Mi viene in mente il caso di un operaio che aveva visto morire in fabbrica i compagni di lavoro. Proprio a motivo di quella tragica esperienza, entrò in lista e venne eletto deputato. Bene fece il partito che lo candidò, ma il sistema avrebbe dovuto, per rispetto di tanti che muoiono sul lavoro, non stravolgere il suo sistema di vita. E forse tutto il partito avrebbe potuto tassarsi, deliberando un gesto di solidarietà per le famiglie degli operai morti. Sarebbe stata una buona notizia e sarebbe una buona notizia se accadesse così a chiunque ricopre incarichi a nome della collettività. Se la politica vuole avvicinare sul serio i giovani e i milioni di cittadini che non vanno più a votare, deve cambiare, deve entrare nella semplicità del fare con spirito di servizio.

Il mondo va male perché c’è troppa avidità, dobbiamo riconoscerlo. In passato ci sono stati troppi errori, ma credo sia possibile impegnarsi per costruire una nuova società fondata sul diritto, fondata sulla legge, legge che viene applicata da giudici non ideologizzati. Se consideriamo anche solo la storia recente, le ideologie di guai ne hanno fatti. C’è tanta acqua sporca intorno al bambino, ma stiamo attenti a non buttare il bambino con l’acqua sporca.

Ernesto Olivero

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