La vostra faccia, la nostra faccia…
Publish date 15-08-2012
di Mauro Tabasso - Sabato 21 febbraio 2009, data storica: il Sermig “esce” in concerto con la propria musica e i propri musicisti.
Quest’anno mi sono perso la finale del Festival di Sanremo. Avevo altro da fare. Ero in buona, anzi ottima compagnia. Mi trovavo a Rivoli, una storica cittadina della prima cintura di Torino, insieme a più di 50 persone affaccendate, tra musicisti, coristi e solisti, tecnici luci e audio, assistenti, facchini, ecc… |
Insieme a loro abbiamo dato vita a un concerto che, senza la benché minima traccia di modestia, non esito a definire storico per l’Arsenale della Pace, non tanto per come abbiamo suonato e cantato, cosa che essendo parte in causa non mi permetto di giudicare, quanto per l’occasione, il modo, le persone. |
La sera sono poi arrivati i musicisti e i coristi, per l’unica prova effettuata insieme. Una follia purissima, in pieno stile Arsenale della Pace… I tecnici piazzano i microfoni, facciamo un sound check che più che un check era un pit-stop, poi tra il nervosismo dei tecnici attacchiamo a provare il primo dei 16 brani in scaletta. Non vi dico… Sembrava cool jazz… Come direbbe il mitico Checco Zalone, qualche nota c’entrava, ma così, a cool… |
E sono proprio loro, Giovanni, Miriam, Daniele, Giulia, l’altro Daniele, Franca, Alessandro e Valerio a rendere storico, almeno a mio modo di vedere, la data di Rivoli. Si tratta infatti della prima volta, a mia memoria, che l’Arsenale va fuori casa per animare un incontro, e anziché parlare e spiegare, suona, canta e basta, e in questo fa ciò che sa fare: dialoga e parla ai cuori delle persone, solo che lo fa con la musica. Non era mai successo prima. Finora la musica è sempre stata un ingrediente degli incontri, una pausa, un intermezzo, anche sensato, per carità. Ma mai avevamo osato suonare e basta. Altre volte il Sermig ha organizzato concerti, ma sempre con ospiti, musicisti, cantanti e artisti che ci regalavano una sera della loro arte, mentre sabato 21 il Sermig stesso si è esposto con la propria musica sola soletta, misera misera, e lo ha fatto proprio chiedendo a qualcuno di voi di metterci la faccia. |
Infine (e qui non sono io a giudicare) tutti i presenti (oltre 500 persone molte delle quali in piedi) hanno convenuto che questi ragazzi cantavano e suonavano di brutto, cioè veramente bene, in modo molto professionale. Il pubblico (per la verità di età media non bassissima) al quarto pezzo era già in piedi ad applaudire, e non stavamo suonando esattamente un’aria d’opera, ma piuttosto della musica decisamente più… pesante. Va beh… Avrete capito che mi sono divertito molto, ma soprattutto, sono molto felice per i ragazzi e le ragazze che hanno cantato e suonato. Sono stati veramente dei grandi… Ora, a grande richiesta, si replica sabato 14 marzo 2009 all’Arsenale. |