In piazza con Fabrizio

Publish date 10-08-2012

by Mauro Tabasso

Energiadi Mauro Tabasso - In una diretta tv può accadere di tutto, come quella volta in piazza San Carlo a Torino durante la festa di tutto il Terzo Settore in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Quella che io chiamo la mia vita precedente è stata piuttosto veloce e intensa, anche musicalmente. E tra le altre, mi è capitato di fare qualche cosa anche in televisione. Ricordo una volta, molti anni fa, un’importante trasmissione di varietà del sabato sera, in diretta… Durante il pomeriggio proviamo uno stacchetto che doveva introdurre un ospite dalla Cina. La tipica atmosfera zen-cin-ciun-cian dice il saggio, non so se rendo l’idea.
Arriva il momento di andare in onda, il presentatore (non farò nomi nemmeno sotto tortura) annuncia l’ospite… ungherese.
Come ungherese? Ma non era cinese?
Il Direttore d’orchestra (anche qui omertà) sbianca come se lo avessero passato al Napisan, poi dal superlativo professionista che era prende carta (da musica) e penna, butta giù quattro accordi in salsa magiara, armonia a pallettoni di quattro quarti, spedisce il suo assistente durante la pubblicità a fare fotocopie alla velocità della losna (il lampo, in piemontese), distribuisce i fogli come un croupier e ordina a tutti: "Improvvisare sull’armonia".
Finisce la pubblicità e si va in onda con nonchalance, con l’aria di quelli che non hanno fatto altro nella vita. E sono certo che nessuno ha sgamato nulla. Quando si dice il bello della diretta. La stessa scarica di adrenalina che puoi provare che so… su Hi-Speed a Gardaland, quella roba "Oddiio me la faccio addosso".

Recentemente ho riprovato la stessa sensazione in Piazza San Carlo il 25 giugno scorso, nuovamente in diretta tv, quando Fabrizio Frizzi ha annunciato l’Inno di Mameli eseguito dall’Orchestra.
L’Orchestra eravamo noi, Laboratorio del Suono Ensemble, e l’Inno, messo in scaletta poco prima, non era stato preparato un granché, anzi nulla. Così io e Marco (Maccarelli, una delle voci dell’Ensemble) ci siamo lanciati in una versione acustica provata lì per lì mentre Paolo Belli (l’ospite) si cambiava nella tenda-camerino accanto…
Se volete trovate la performance anche su youtube, cliccando qui.
Sono quei momenti che daresti il tuo regno per un pannolone e una bombola spray di Glade – Fiori di montagna. Ma fifa a parte, la cosa più bella della giornata è stata l’incontro con Fabrizio Frizzi. Frzzi
Lo avevo conosciuto qualche mese prima, durante una sua partecipazione agli incontri organizzati dall’Università del Dialogo del Sermig, e già mi era piaciuto molto, ma lavorarci insieme è stata davvero un’esperienza elettrizzante. Fabrizio è un vero mito, di una simpatia travolgente e contagiosa, di una cultura e una sensibilità davvero molto rare nel suo ambiente, fuori dal comune (anzi, in provincia, guarda un po’!). Non si risparmia con nessuno, dà retta a tutti sulla piazza, anche alle persone che lo chiamano da oltre le transenne per farsi fare una foto con lui, per chiedergli un autografo, sempre garbato, sempre cordiale, e sul lavoro molto preparato, professionale, metodico.
Ora è tornato in auge, ma, come ci ha raccontato a cena, ha passato periodi, anni professionalmente molto bui durante i quali è dovuto ripartire dal basso con umiltà e buona volontà per ritornare in prima serata, e ancora oggi, ci raccontava, non si sente mai al sicuro, una sensazione che all’Arsenale della Pace conosciamo piuttosto bene.
Lavorando un giorno con lui ho comunque imparato ancora una volta che il buon umore fa bene e fa stare bene, se poi è accompagnato anche dall’impegno, dalla tenacia, può addirittura avere un che di miracoloso. Anche la musica dovrebbe fare bene e far stare bene, e molto altro ancora. Con poca modestia, devo dirvi che abbiamo ricevuto molti apprezzamenti per quell’estemporanea versione del nostro Inno Nazionale, da Fabrizio prima, poi da tante altre persone, così ci siamo convinti a metterlo sul nostro ultimo CD.

DIAPASON – Rubrica di Nuovo Progetto

This website uses cookies. By using our website you consent to all cookies in accordance with our Cookie Policy. Click here for more info

Ok