Detenuti in cattedra

Publish date 31-08-2009

by Redazione Sermig


Il carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere. Viene presentato a Roma il 12 giugno il progetto di prevenzione del bullismo della redazione di Ristretti Orizzonti.

di Ornella Favero

I numeri spesso sono noiosi, ma qualche volta “dare i numeri” serve eccome. E serve in particolare per questo progetto “Il carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere”, realizzato a Padova, ma che già comincia a “emigrare” in altre città.

Vignetta di Graziano Scialpi
87 incontri tra “scuole e carcere”, di cui 71 incontri nelle scuole con i detenuti in permesso per parlare con i ragazzi di come si finisce a commettere reati, qual è il senso della pena, e quanto difficile è il rientro nella società. Poi 16 incontri in carcere, più di 600 ragazzi delle scuole medie superiori che hanno “assaggiato” la galera e hanno interrogato i detenuti, discusso con loro, espresso i loro dubbi, le paure, la voglia di capire.

E ancora, più di 500 ragazzi delle terze medie, che hanno fatto un percorso sul rispetto della legalità e hanno letto le testimonianze dei giovanissimi reclusi del carcere minorile, nel libro “Ragazzini e ragazzacci”, edito da “Ristretti Orizzonti”, e poi hanno parlato nelle loro classi con persone detenute, che il carcere l’hanno conosciuto davvero, e la legalità non l’hanno rispettata, spesso partendo da piccole violazioni fatte ancora quando erano degli adolescenti.

Per finire, incontri nelle scuole con magistrati, educatori, agenti di polizia penitenziaria, assistenti sociali, volontari, docenti di diritto minorile, per dare un quadro più completo delle pene e del carcere. E così un’idea della pena, un po’ diversa da quella che arriva dalla televisione, ha cominciato a circolare in tante famiglie e a essere oggetto di discussioni e di riflessioni importanti.

Se dovessimo dire che cosa ha funzionato davvero, in questo progetto, forse ci fermeremmo su una sola caratteristica: il coinvolgimento degli studenti. Per chi conosce bene la scuola, ha del miracoloso pensare che è stata in realtà la gran parte degli studenti, che hanno partecipato a questo progetto di “conoscenza ravvicinata” del carcere, a prendere parte alle attività con un’attenzione spontanea e profonda, e non per “obbligo” come avviene per quasi tutto quello che si fa in classe.

E poi i ragazzi hanno scritto con autentica passione, e hanno discusso, capito, lottato anche con se stessi e i pregiudizi annidati nella loro testa, spiegato a genitori e amici, si sono buttati in questa avventura senza risparmiarsi, ma anche mantenendo vivo sempre il senso critico.

Dopo tutte le discussioni sulla scuola, le violenze, il bullismo di questi ultimi mesi, questo progetto è uno straordinario esempio concreto di prevenzione, fatta con il coinvolgimento appassionato dei ragazzi.

Il 12 giugno, dalle 11 alle 13, a Roma, alla sala stampa della Camera presenteremo il nostro progetto, con le tre pubblicazioni che abbiamo realizzato (il libro "I buoni dentro. I cattivi fuori", l'opuscolo per i minori "Ragazzini e ragazzacci" e il giornale “Il carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere”).

Prenderanno parte alla presentazione:
Edoardo Albinati, scrittore e insegnante a Rebibbia
Luigi Manconi, sottosegretario alla Giustizia con delega alle carceri
Francesca Archibugi, regista
Parlamentari ed esponenti del Ministero della Giustizia e della Pubblica Istruzione

Da Padova:
detenuti e volontari della redazione di “Ristretti Orizzonti”
insegnanti e studenti che hanno preso parte al progetto
il settore Servizi sociali del Comune di Padova
l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Padova
la Direzione della Casa di reclusione
il presidente del Centro di Servizio per il volontariato di Padova
i Magistrati di Sorveglianza

Il progetto è stato organizzato dalla redazione di “Ristretti Orizzonti”, giornale realizzato da detenuti e volontari della Casa di reclusione di Padova e dell’Istituto Penale Femminile di Venezia, e finanziato e sostenuto dal Comune di Padova e dal Centro di Servizio per il volontariato di Padova.

Ragazzini e Ragazzacci
Studenti e detenuti a confronto sui temi della devianza e dell'illegalità
Una particolare forma di scambio tra ragazzi di ieri e ragazzi di oggi. Ragazzi di ieri che molto spesso hanno avuto un rapporto difficile con la scuola, e ragazzi di oggi che la scuola la stanno frequentando.

I buoni dentro. I cattivi fuori
Il carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere. Ma non è uno zoo
Lettere e punti di vista di detenuti, studenti, insegnanti, genitori, operatori…

Il carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere.
Numero speciale della rivista Ristretti Orizzonti.

Info e ordini:
redazione@ristretti.it - tel. 049.654233
Ristretti.it

 

 

 

 

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