APPROFONDIMENTO SERMIG E TSUNAMI: Il Sermig in India

Publish date 31-08-2009

by Redazione Sermig

India del Sud. Dopo lo Tsunami una sfida:
da un evento tragico, opportunità nuove di vita

Il 26 dicembre 2004 è diventato un giorno il cui ricordo resterà indelebile nella mente e nel cuore di milioni di persone dell’Asia – il giorno dello Tsunami, l’onda anomala la cui furia si è abbattuta con cieca violenza, in un disastro senza precedenti.
Nell’India meridionale ha causato più di 10.000 vittime, 8.000 nello Stato del Tamil Nadu, quello più gravemente colpito. Famiglie si sono spezzate, bambini sono restati soli, anziani sono rimasti senza nessuno.
Decine e decine di migliaia di persone sono rimaste senza casa, senza i pochi beni, barche e attrezzi per la pesca – nove decimi della popolazione colpita sono pescatori – che giorno per giorno consentivano la vita.
Uomini, donne, bambini, vite reali, i cui volti abbiamo potuto vedere in tante immagini. Per questa gente la “normalità” dell’esistenza è già una condizione precaria e sofferta. Specie per i più miseri e negletti, e, come spesso accade, per le donne.
Il recupero dalla devastazione dello Tsunami deve anche essere un passo concreto e deciso verso l’emancipazione dei più poveri dalle condizioni e dalle situazioni che non permettono loro la dignità di persone umane. E li lasciano così vulnerabili ad ogni calamità.
È la sfida di far nascere da un evento tragico, opportunità nuove di vita. Portare una dimensione di speranza per gli ultimi, i poveri tra i poveri.

È stato possibile per Ernesto Olivero essere presente nel Tamil Nadu, per incontrare la realtà, il vissuto della gente, le esperienze di chi agisce da tempo sul posto e anche in questa tragedia si è messo a disposizione. Insieme quindi capire e definire priorità di intervento e cercare di mettersi in condizione di attuarle nel minor tempo possibile.

Parte dei profughi è rientrata. Gestita la fase immediata di crisi e emergenza, grazie in particolare al contributo della gente del luogo, si tratta ora di realizzare interventi di recupero permanente delle condizioni e degli strumenti di vita: ricostruire case, scuole, in siti più protetti; provvedere barche e reti per tornare a procurarsi di che vivere. Realizzare, nel miglior modo possibile, e anche il più rapidamente possibile. E, come sempre in queste situazioni, senza che l’attenzione a questa così grave emergenza vada a scapito delle tante altre iniziative su cui già si progetta e si lavora, a loro volta tanto essenziali.

L’impegno assunto dal Sermig nei progetti (sotto indicati) per la ricostruzione è notevole, straordinariamente importante. Ma semplicemente un gesto in più, rapido e incisivo. Un gesto che, ancora una volta, nascerà dalla disponibilità di chi desidererà “farsi prossimo”, condividere una speranza, e offrire agli “ultimi”, la possibilità di un destino diverso.


Tutti coloro che desiderano contribuire per aiutare le popolazioni del Sud-Est Asiatico, possono inviare la propria offerta tramite conto corrente postale n°29509106,
causale: Maremoto Sud-Est Asiatico.
per informazioni: tel. 011/4368566; e-mail sermig@sermig.org

This website uses cookies. By using our website you consent to all cookies in accordance with our Cookie Policy. Click here for more info

Ok