Al supermercato delle idiozie

Publish date 31-08-2009

by Vincenzo Andraous


Una fotografia cruda del mondo giovanile che può diventare opportunità di riscatto.

di Vincenzo Andraous

Ora il pianeta degli anni corti, dei ragazzini dalle gambe larghe e le mani in tasca, smanetta su internet, basta guardare su alcuni blogs e accorgersi dei tanti ragazzi che perdono tempo e sonno, a raccontarsi il proprio sballo, il trip appena concluso, da iniziare a breve, per l’ennesima volta. Ognuno spinge avanti l’altro, ciascuno affascina l’altro, imprudenti al salto in avanti, che a gioco lungo non fa sconti a nessuno, neppure di fronte a due occhi spaventati costretti alla ritirata.
Droga a valanga, la solita, quella nuova, adesso anche le erbe, definite droghe finte, eppure sono sostanze devastanti, per quantità e modalità di uso, contengono principi attivi, causano effetti somiglianti alle sostanze di sempre. Hanno nomi sempre meno uguali, Kratom, Spice gold, Sniff, per meglio sedurre, per l’inferno che verrà, perché statene certi, arriverà. Adolescenti e droga, come se afferrare una canna, una pasticca, una polvere, fosse semplice più ancora di ottenere un’autorizzazione a trasgredire una norma, e mandare a quel paese una regola. Giovani
“Droga e mi calo giù, tutto qui, e non rompetemi l’anima”, questo il leit motiv delle ultime stagioni, l’istanza che sale alta da un quattordicenne, che formato lo è dalla play station, dalla voglia di uscire dalla propria periferia adolescenziale. Parlando con un ragazzo sospeso per qualche giorno da scuola, non una parola importante sull’accaduto, sull’infrazione commessa, non un sussulto di rimorso, piuttosto un lamento persistente di giustificazioni, completamente assente di motivazioni, distante da un riesame critico dell’evento.

Un ragazzo come tanti altri, educato, pulito, eppure dentro un’insignificanza comportamentale stupefacente, poco interessato alle strade del mondo, alle scelte da fare, certo di farcela a delegare ad altri la fatica dello studio e del rispetto delle regole, un ragazzo preso in mezzo tra internet e il quad nuovo fiammante, un adolescente che si fa una canna o una pipetta di roba da supermercato delle idiozie.

droghe È così normale l’indulgenza politica da diventare prassi culturale, fino a essere scandaloso scandalizzarsi. In fin dei conti non occorre esagerare, creare panico. C’è una gioventù capricciosa è vero, ma che verrà ricondotta alla ragione dalla nostra capacità di confrontarci e dialogare, di mettere in campo strumenti educatici e preventivi efficaci. Intanto però ci muoviamo sui detriti causati da questo disagio, lo facciamo con risposte immediate ma semplicistiche, continuando a fare i conti con quella imperturbabilità del mondo giovanile protesa all’incontro di azioni di vera e propria devianza.
Navi da guerra con le stive piene di codicilli e sicurezza, nel frattempo si oltrepassa il limite della prudenza con gli estratti vegetali che comunque potrebbero contenere sostanze psico attive. Appare evidente che c’è una accondiscendenza da teatrino del dubbio, per questo dramma persistente che la droga moltiplica e accentua, massacrando i ragazzi e le famiglie, lasciati senza difese, privati persino dell’ultima certezza, quella di meritare un futuro migliore.

di Vincenzo Andraous

Giustizia: Eurispes; il 10% dei reati è commesso da minorenni

Asca, 30 gennaio 2009

In Italia ci sono all’incirca 12 milioni di persone sotto i diciotto anni d’età, ovvero un quinto della popolazione: circa il 10-11% dei reati denunciati, secondo il Rapporto 2009 dell’Eurispes, sono commessi da minorenni, molti da infraquattordicenni, con una percentuale in costante aumento. Distinguendo i minorenni denunciati secondo l’età, emerge che la componente imputabile è quella prevalente (84% del totale delle denunce). Nella prevalenza dei reati contro il patrimonio (21.508) è evidente in modo particolare il reato di furto (12.670). Seguono, in ordine di frequenza, i reati contro la persona (9.487), i reati contro l’incolumità e la libertà individuale (7.788), costituiti in particolare dalle lesioni personali volontarie (3.602); i reati contro l’economia e la fede pubblica (5.729); contro lo Stato e altre istituzioni sociali e di ordine pubblico (1.922) Invece, registrano minore frequenza i reati contro la vita (198) e quelli contro la famiglia, la moralità pubblica e il buon costume (177). Al Nord le denunce più frequenti. Il 44% dei minorenni denunciati alle Procure della Repubblica presso i Tribunali per i minorenni nell’anno 2006 ha commesso il reato nelle regioni del Nord, il 18% nelle regioni del Centro, il 23% al Sud e il restante 15% nelle Isole. Inoltre, la componente straniera più consistente è al Centro (47%) e al Nord (41%); per il Sud e le Isole, la percentuale di stranieri è pari rispettivamente all’8% ed al 4%.
Da RISTRETTI ORIZZONTI

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