Acqua oligominerale di Val Rubinetto

Publish date 31-08-2009

by Carlo Degiacomi


Sull’esempio delle campagne realizzate all’estero per promuovere l’acqua del rubinetto, il Museo A come Ambiente propone un percorso in due parti dal titolo: Bere l’acqua di Torino. (Parte II - fine)

di Carlo Degiacomi


A Torino in autunno probabilmente arriverà nelle mense scolastiche l’acqua potabile in caraffa. Da parte del Comune non si tratta di cambiare con l’obiettivo di risparmiare - la distribuzione in caraffe sembra sia costosa quanto quella con le bottigliette d’acqua minerale - ma si tratta di far cessare delle abitudini insensate. L’acqua del rubinetto ha il vantaggio di essere costantemente garantita in tutto il suo percorso e mineralmente equilibrata (oligominerale). È l’alimento più controllato.
Quanto sodio si può ingerire con l’acqua?
Il valore massimo previsto per legge è di 20 mg/l. L’acqua del rubinetto quindi può essere consumata sia dalle persone anziane sia da quelle che devono seguire una dieta povera di sale, perché la quantità di sodio ingerito è minima. Anche bevendo 2-3 litri al giorno di acqua contenente i valori massimi, si raggiunge meno del 10% di tutto il sale ingerito con l’alimentazione. Ad esempio, un solo cracker apporta la stessa quantità di sodio di sei litri di un’acqua che contiene 10 mg/litro.
La quantità di sodio che ingeriamo attraverso gli alimenti proviene per il 10% da quello contenuto naturalmente in alimenti e bevande; per il 55% dal sale aggiunto nei prodotti alimentari trasformati; per il 35% da quello aggiunto individualmente.
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Come capire se le tubazioni del condominio o di casa sono in buono stato?
L’acqua può essere bianca e avere un aspetto lattiginoso, se in essa sono presenti piccolissime bolle d’aria. Lasciandola riposare per qualche minuto, l’acqua ritorna trasparente. Questo fenomeno è più frequente negli ultimi piani dei condomini a causa della pressione necessaria per far arrivare l’acqua. Può anche essere dovuto alla presenza di frangiflusso inseriti sui rubinetti e sulla doccia, che fanno sprecare meno acqua.
Tracce di ruggine nell’acqua sono invece dovute alla corrosione delle tubature interne delle case, non a problemi dell’acquedotto. In attesa di cambiare le tubature, si può far scorrere l’acqua prima di consumarla. La legge limita la presenza di metalli rilasciati dalle tubature a un massimo di 1 mg/l. Per ovviare a questi problemi è obbligatoria, da parte del servizio di erogazione dell’acqua e dei singoli proprietari la sostituzione delle tubature fatiscenti.

Perché bere l’acqua del rubinetto è ecologico?
L’acqua del rubinetto è rispettosa dell’ambiente, è distribuita a domicilio senza mezzi di trasporto inquinanti, non produce imballaggi che comportano l’uso di materie prime come vetro, plastica, ecc. e che diventano immondizia da smaltire o da riciclare. Bere acqua del rubinetto vuol dire zero plastica, zero vetro, zero immondizia. È quindi un atto ecologico quotidiano, semplice, concreto.

Perché bere l’acqua del rubinetto è economico?
Nell’area metropolitana 1,08 euro è il costo di un metro cubo d’acqua di qualità. Non di un litro, ma di 1000 litri! L’acqua minerale in bottiglie di PET costa anche 300 euro al metro cubo. Quando si compera una bottiglia d’acqua, più del prodotto stesso si pagano la confezione, il trasporto, la fabbricazione, la pubblicità del marchio, in parte il costo dello smaltimento della plastica e del vetro. Il rubinetto di casa si può trasformare in un’interessante fonte di risparmio familiare. A causa della produzione, imballaggio, trasporto, distribuzione, trattamento degli imballaggi usati, un litro di acqua imbottigliata genera 2.500 volte più gas a effetto serra (CO2) di un litro di acqua del rubinetto, a parità di qualità.
Il prezzo dell’acqua potabile è dato sia dal costo per la produzione e la distribuzione, sia da quello della raccolta e del trattamento delle acque usate (depurazione), cui vanno aggiunti le opere e gli adeguamenti necessari degli impianti, oltre agli investimenti necessari per espletare e migliorare tali servizi.

Che cos’è il ciclo integrato?
L’attenzione del produttore e distributore dell’acqua potabile di una grande area metropolitana è rivolta anche alla gestione delle acque usate nelle reti fognarie.
È il ciclo integrato: le acque reflue provenienti dalla rete fognaria vengono trattate con processi di depurazione in modo da poter essere restituite all’ambiente e non inquinare, disperdendosi, quelle trattate per diventare potabili.


CONSIGLI PER IL CONSUMO

Come eliminare il gusto di cloro?
Il cloro garantisce la purezza microbiologica dell’acqua. Per bere un’acqua del rubinetto di gusto ed odore gradevole non bisogna consumarla subito, ma lasciarla in un contenitore di vetro aperto per qualche minuto (a contatto con l’aria il cloro evapora) e poi riporla in una bottiglia o caraffa di vetro chiusa, in frigorifero. In alcune zone metropolitane l’acqua sa maggiormente di cloro, perché sono più vicine al punto di clorazione (che coincide con l’immissione in rete dell’acqua potabile); durante il percorso il tasso di cloro diminuisce.

A quale temperatura bere?
Non c’è una temperatura ideale, dipende dalle abitudini, anche se il gusto migliora raffreddandola (10-12 gradi). La sensazione che l’acqua abbia un gusto diverso a seconda delle zone della città dipende dalla temperatura: alcuni sapori diventano più evidenti con l’aumentare della temperatura. L’odorato gioca un ruolo fondamentale nella percezione del gusto, falsificandolo. In caso di grande caldo si assimila meglio l’acqua a temperatura ambiente.

Si deve filtrare l’acqua del rubinetto per berla?
Filtrare l’acqua potabile fornita dagli acquedotti non serve: gli agenti inquinanti già in partenza non sono presenti nell’acqua distribuita. L’unico vantaggio è quello di eliminare il cloro, se l’impianto è funzionante e con manutenzione continua (altrimenti il filtro diventa un ricettacolo di batteri). I filtri anticalcare (posti in genere sul rubinetto) trattengono i minerali, anche utili al nostro corpo, come calcio e magnesio. Gli addolcitori di acqua (collocati prima degli apparecchi che scaldano l’acqua) ne riducono la durezza, eliminando calcio e magnesio, ma introducono sodio in eccedenza, se utilizzano il procedimento dello scambio di ioni.
Possono essere quindi giustificati solo nel caso di acqua con forte presenza di calcio e per ridurre il calcare nelle apparecchiature. Chi compera l’acqua minerale solo perché ha le bollicine, trova oggi in commercio apparecchi che dosano il gas dell’acqua del rubinetto.
Si può utilizzare l’acqua calda del rubinetto per preparare il caffè e il tè?
Sarebbe meglio utilizzare acqua fredda da scaldare, per evitare di bere acqua bollente passata nelle tubature.




Vedi la prima parte:
PURA E LIBERA È MEGLIO / 1

 

 

 

 

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