PENTACAMPEAO

Publish date 31-08-2009

by Andrea Gotico


Il campionato del mondo, vinto dal Brasile, è ormai archiviato.
Anche se un po’ in ritardo pubblichiamo il testo di una mail inviataci
dall’Arsenal da Esperança di São Paolo…


E’ finalmente apparsa la quinta stella, la stella del tanto atteso “penta”, da ormai quattro anni sulla bocca di un popolo intero. La beffa dell’ultimo mondiale (Francia 98) non era stata per nulla cancellata. Questa nuovo torneo nippo-coreano è stata una rivincita contro tutti. Il Brasile contro il resto del mondo calcistico, il Brasile contro se stesso e contro la paura di un’altra figuraccia.
Luis Felipe Scolari, l’allenatore della seleçao, lo aveva detto ai suoi uomini: “essere secondi per il Brasile significa essere ultimi”. Insomma è stata una lotta, vinta da protagonisti (così è stata presentata la vittoria qui in Brasile, esaltandola con toni nazionalistici), si poteva soltanto vincere e la missione è stata compiuta.
Nelle prime pagine dei giornali campeggia, come un unico coro: “É penta” ed è anche lo slogan che si ripetono, ubriachi di gioia, i tifosi, celebrando insieme la rivincita di Ronaldo: due gol contro la Germania, capocannoniere della coppa, uguaglia Pelè nei gol segnati ai mondiali, insomma, stravittorioso contro chi lo definiva un calciatore finito. Nelle pubblicità televisive appare già la quinta stella, orgoglio di essere brasiliani, unica nazionale ad averne così tante.

Più di quattrocento ospiti delle accoglienze hanno a dir poco affollato il salone video dell’Arsenal per assistere alla finale. Per i nostri ospiti non c’erano dubbi: la “seleçao vincerà!!”. A dir la verità non erano così ottimisti durante le qualifiche per accedere al mondiale. Il Brasile senza i verde oro “europei” aveva faticato a qualificarsi. In quell’occasione il presidente della Repubblica, Fernando Henrique Cardoso, aveva dichiarato che la non qualificazione alla fase finale avrebbe prodotto più danni di una crisi economica. Persino “o rei” (il re) Pelè, ad inizio campionato aveva escluso la squadra dalle prime cinque favorite. Ma questa volta nessuno gli ha creduto.

Alla fine ciò che interessava al popolo brasiliano era sentirsi ancora una volta sulla vetta del mondo, mandare al diavolo per un giorno l’economia che tentenna, la povertà che spaventa, la distribuzione della ricchezza che affama, la violenza e la malavita che fanno soffrire. Il popolo brasiliano ha voglia di festeggiare, cantare, ballare, di avvolgersi nella bandiera con l’azzurro del cielo, il verde delle foreste e il giallo dell’oro. La quinta stella fa dimenticare, per un po’, le differenze fra ricchi e poveri, bianchi, mulatti o neri, buoni o cattivi, del nord e del sud, liberi o imprigionati, l’importante è sentirsi vincitori. Questa è la vittoria della “seleçao” riuscire ad unire un popolo intero, spesso diviso e in contrasto.
Durante la finale la nazione intera si è fermata, fortunatamente era domenica, ma qualsiasi altro giorno non avrebbe fatto differenza!!

Un augurio per il Brasile. In una delle tante pubblicità sui rotocalchi che sono spuntate dopo la vittoria del Brasile le cinque stelle sono state scelte tra le ventisette che raffigurano il cielo stellato della bandiera brasiliana. Cinque stelle di gloria che erano già state previste nel destino di questo glorioso paese. Auguriamo al futuro brasiliano altre stelle, ma che siano soprattutto per altre conquiste nella giustizia sociale, della pace e nella comunione tra le differenze sociali. Il Brasile ha tutte queste possibilità e questa missione, ha questo dovere anche per il resto del mondo. Un paese povero che grazie alle sue grandi ricchezze diventa segno di riconciliazione per tutto il mondo. E Felipao, l’allenatore, ha voluto dire questo al popolo brasiliano. Ha chiesto ai tifosi di prendere come esempio questa vittoria della nazionale perché anche nella società civile si abbia la stessa grinta, la stessa resistenza nel soffrire, la stessa determinazione. Il Brasile può farcela. Noi ne siamo sicuri. Allora avanti per la prossima conquista. E noi saremo con loro!!!

Arsenal da Esperança

 

 

 

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