BRASILE: una foresta per il papa

Publish date 17-06-2007

by Simone Bernardi

All’Arsenale della Speranza, il martedì sera, ci incontriamo per pregare. I nostri ospiti danno vita, con noi, ad una spiritualità che parte dal basso, dalla preghiera e dall’aiuto concreto agli altri. Volontari e amici condividono questi momenti e ci accompagnano nel cammino della FORESTA CHE CRESCE. Il Prof. Fernando Altemeyer, docente della Pontificia Università Cattolica (PUC) di San Paolo, durante la preghiera del martedì, ci ha lasciato alcuni semplici pensieri sul tema dell’incontro: “Il Seme: la possibilità di far nascere la foresta”.

a cura di Simone Bernardi (Fraternità Sermig - San Paolo)

Che forza c’é dentro una semente perché possa nascere qualcosa? Sembra un mistero, ma se tu semini quel piccolo granellino, all’improvviso sboccia qualcosa. Qualcuno di voi, che ha lavorato nei campi, lo sa spiegare? Perché da un seme, che é disposto a marcire nella terra, nasce vita? C’é la forza della vita lì dentro, che fa nascere! La FORESTA CHE CRESCE ha la forza di una semente, una forza interiore, che può far uscire la vita. Ognuno di noi ha questa cosa buona dentro di sé.

La FORESTA CHE CRESCE avrà fortuna, crescerà, solo se le persone si animeranno: c’é bisogno di gesti concreti, ma c’é bisogno anche dell’unità, in modo tale che tante persone dicano: “Anche se non potrò partecipare direttamente, io appoggio quest’iniziativa”; senza quest’appoggio la FORESTA non cresce. Se siamo uniti, se siamo convinti, scopriamo che Dio é con noi.

Per adesso questa FORESTA CHE CRESCE é come una piccola semente, uno magari può pensare: “Questa cosa non funziona, questa cosa non avrà futuro...”. Molte volte noi corriamo proprio questo rischio, di pensare che la semente non darà molti risultati perché é piccola, ma lo stesso Gesú fa sempre esempi di sementi piccolissime, che però possono dare una pianta grande. Anche questo progetto, che nasce per generare altre sementi, porterà di certo frutto.

E poi bisogna sapere che non tutte le sementi sono buone, ci sono anche sementi cattive che possono soffocare quelle buone: noi dobbiamo essere sementi buone, e per essere sementi buone dobbiamo pensare a curare noi stessi, non solo a guardare la terra degli altri: bisogna avere autostima, valorizzare la propria vita, avere coraggio, impegnarci. E quando tu cominci ad essere semente buona, gli altri iniziano a dire: “Guarda, quella é una semente buona! Quella persona merita il nostro appoggio, quell’amico é nostro fratello”.

Noi che facciamo parte di questo Arsenale dobbiamo essere dei semi di speranza. La speranza non nasce da sola, ma se io scelgo la speranza, posso suscitare speranza nell’altro, se io ho coraggio, suscito coraggio nell’altro, se io mi impegno, posso far sorgere il desiderio nell’altro di impegnarsi per il bene. Se io sono una semente di Dio, gli altri devono percepire che c’é qualcosa di Dio che sta nascendo dentro di me. E questo lo dimostriamo con i fatti, tirandoci su le maniche...

Io spero che questo progetto vada bene, non solo nel senso del dare un risultato numerico – certo, servono anche i numeri – ma nel senso che ognuno di noi dice: “Io aiuto la FORESTA a crescere, o meglio, IO SONO LA FORESTA CHE CRESCE! Sono una persona che desidera il bene, mio, dei miei e di tutti, anche di chi non mi vuole bene, anche di chi mi vuole male”. Questo atteggiamento fa la differenza, questo atteggiamento cambia il mondo, perché noi dimostriamo che possiamo fare cose buone e le cose buone sono di Dio.

E le cose del male? Ci sono. Ma a volte sarebbe bene non parlarne troppo, per non farle crescere. Parliamo invece delle cose del bene, diamo forza a questa semente, che ha bisogno del nostro supporto, della terra, del sole, dell’acqua...

Molti credono in voi, molti credono che in mezzo a voi sbocceranno cose buone. Io, personalmente, ho fiducia in voi, lo dico come professore dell’Università: “Io scommetto su di voi”, perché se dal basso di chi sta soffrendo di più in questa metropoli nasce un’idea nuova, il Brasile può cambiare. Non vengono dall’alto queste cose. Voi avete questa missione, la missione di svegliare il Brasile, dare acqua a questa FORESTA.

Noi abbiamo già tanti problemi; adesso abbiamo bisogno di soluzioni, e le soluzioni cadono forse dal cielo? Non nascono piante dal cielo, la soluzione sta qui, perché Dio pianta sementi buone in questa terra e noi possiamo aiutarle a crescere. Chi sono queste sementi? Ognuno di noi. Se noi crediamo in questo sorgeranno alberi uno dopo l’altro, che daranno frutto e rifugio ai passeri del cielo. Dio ha fatto meraviglie in mezzo al suo popolo. Chiediamo a Dio che ci aiuti in questo cammino.

LA FORESTA CHE CRESCE, CRESCERÁ SEMPRE DI PIÚ SE CIASCUNO DI NOI CURA LA SEMENTE CHE É IN LUI. 

A cura di Simone Bernardi

Speciale “Brasile: Foresta che cresce”

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