Non è mai troppo tardi

Publish date 11-01-2021

by Michelangelo Dotta

Mai come ades­so sentiamo che qualcosa ci è sottratto e mai come adesso ci siamo sentiti così fra­gili e impotenti. È una sensazio­ne strana e non piacevole, una piega della nostra esistenza che non conoscevamo, un cammino interiore e solitario denso di pensieri. Già, pensieri, qualco­sa che chissà perché rimanda subito a preoccupazioni e solo in seconda battuta a libero esercizio della mente. I pensieri possono essere felici, creativi, intelligenti, colorati, comples­si ma, quasi in automatico, li dipingiamo subito di grigio. Il pensiero di segno negativo spa­lanca automaticamente la porta al fiume di piagnistei e lamen­tele che sono il nostro preferito esercizio mentale quotidiano, e giustifica appieno quel senso di insoddisfazione che alimenta il serbatoio di presunte ingiusti­zie che siamo costretti a subire con le conseguenti, inevitabili, rivendicazioni.

I quotidiani distorcono la veri­tà e vogliono solo ingannarci, i telegiornali sono ostaggio della politica e diffondono false notizie a secondo della con­venienza, le televisioni sono in mano ai poteri occulti che le manipolano per interesse a scapito del bene della comunità e, nello sconfinato mare della rete ognuno trova piena con­ferma alla sua personale verità ignorando che, nel medesimo istante, c’è chi sostiene l’esatto opposto ugualmente confortato da solide tesi e inequivocabili prove. Nell’esercizio della pro­pria visione egoistica, si sono completamente perse le misure e i pesi delle persone, dei ruoli e delle istituzioni, e il grande deserto ideologico e politico che caratterizza il nostro tempo è fertile terreno dove prospe­rano individualismo e cini­smo. Ognuno guarda sempre più esclusivamente al proprio interesse e in questo particolare periodo di restrizioni e paura è ancora più facile dimenticarsi del prossimo; la distanza, nel vero senso della parola, è diven­tata un obbligo.

La televisione, che è da sempre una sorta di immagine riflessa della società, tolti film, serie e fiction, propone un palinsesto di fatto divisibile in due tronco­ni: quello serio e preoccupato dei tg, delle inchieste, degli spe­ciali e quant’altro dedicato alla pandemia nazionale e globale e quello faceto e spensierato dei talk show, delle isole dei famosi, dei giochi e dei quiz che di fatto fotografa e propone l’immagine di un mondo che non ha nulla a che spartire con la realtà che ci circonda. Ed è esattamente come nella società civile, c’è chi segue le regole dettate dall’emer­genza con scrupolo e attenzione e chi, al contrario, vive come se nulla fosse mutato dallo scorso anno, stessi vizi, stesse abitudi­ni, menefreghismo assoluto. Da potente persuasore occulto qual è, penso che la televisione tout court potrebbe fare di più… Un messaggio giusto funziona sicuramente di più di una rac­comandazione o di una multa… non è mai troppo tardi.

Michelangelo Dotta

NP Novembre 2020

This website uses cookies. By using our website you consent to all cookies in accordance with our Cookie Policy. Click here for more info

Ok