Voglio fare il muratore

Publish date 14-08-2012

by andrea

di Andrea Gotico - Una mattina mi son svegliato e ho aperto la finestra di casa. È un anno circa che nel palazzo in cui vivo non entra più la luce del sole, a causa di una fitta impalcatura. A salutarmi come ogni mattina da un anno a questa parte non è più il sole, ma Pino il muratore che canticchia bella ciao. Ormai siamo amici e avendo fatto reciproca conoscenza abbiamo scoperto di avere oltre ad un rapporto fatto di monosillabi, una reciproca e strana invidia comune: io vorrei tanto fare il muratore, come quando ero adolescente e lui vorrebbe tanto stare attaccato ad un computer come quando era adolescente. Dice Pino: “Sono stufo di usare solo le braccia, il mio cervello si sta atrofizzando”. Rispondo io: “Tienitela stretta la tua cazzuola, che io mi sto atrofizzando braccia e cervello together”.

I dialoghi mattinieri con Pino mi fanno echeggiare pensieri sulla nostra epoca che oltre ad essere quella di scoperte mirabolanti e fantascientifiche è anche, e non dico soprattutto, quella in cui sono nate più patologie legate all’uso delle stesse. Non credo che l’invenzione della clava abbia avuto effetti collaterali paragonabili. Tralascerei la lista infinita di calli da mouse, da tastiera e da sedia girevole, e anche tutti i problemi legati agli occhi e alla perdita della vista, alla percezione sfalsata della realtà, ai problemi sociali legati all’abuso di social network, all’annullamento delle passeggiate in centro sostituite da una carta di credito e un click. Alle patologie legate all’aumento di fotografi, registi e musicisti, e soprattutto a quella patologia per cui tutti ci ripromettiamo ogni giorno di mangiare meno e di svegliarci un’ora prima per andare a correre, quando sappiamo bene che non lo faremo mai.
Ci piace tanto cullarci in svariati tipi di allucinazione e illuderci che prima o poi saremo persone migliori. Ma sopra ogni cosa siamo forse tutti vittime di quell’abbaglio che ci mostra un mondo più vicino e più a portata di mano, un mondo senza profumi e senza commozione, stordito da un troppo che è più un niente travestito da troppo, che altra cosa. Me lo diceva sempre mio nonno: “Tutte queste patologie sono risparmiate a chi usa la cazzuola”. È per questo che, caro Pino, ti scrivo: “Pensaci molto bene caro Pino, l’odore della calce non si compra su ebay”.

ORZATA CON LATTE – Rubrica di Nuovo Progetto

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