Se clicchi su play

Publish date 10-08-2012

by stefano

Di Stefano Ravizza - Probabilmente vi sembrerà normale, navigando su Internet, cliccare su play per guardare un video su un qualsiasi argomento. La cosa non è così semplice come sembra. Quando nacque il web, il primo browser poteva interpretare solo il testo e i link. La rivoluzione dell’epoca fu appunto la realizzazione informatica dell’ipertesto, cioè un insieme di documenti messi in relazione tra loro, che hanno la possibilità di essere letti utilizzando percorsi diversi, non solo dall’inizio alla fine. Poi vennero le immagini, le necessità di impaginazione e i browser si attrezzarono per gestire il tutto, ma comunque i browser nudi e crudi, non sono altro che applicazioni che gestiscono testo e immagini.

Ma allora i video? E i giochi? Fino ad ora la parte del leone in tutto ciò la sta facendo Flash, prodotto dalla Adobe, che non è parte del browser, ma è un’estensione, una piccola applicazione che il browser richiama quando deve gestire questo tipo di contenuti. Questa egemonia di Flash non piace però ai colossi dell’informatica, Microsoft, Google e Apple (che sono con Mozilla anche i maggiori produttori di browser), che la stanno contrastando in modi diversi. Microsoft ha creato un’applicazione simile a Flash e la sta spingendo soprattutto sui suoi siti; Apple non permette sui suoi dispositivi mobili l’utilizzo di Flash e Google su Youtube sta cercando sistemi alternativi per la visione dei suoi video. Stanno cercando di mettersi d’accordo su un nuovo standard, ma la cosa non è semplice, ognuno dei contendenti vuole prevalere. Vedremo cosa succederà.

TECHNOLOGY – Rubrica di Nuovo Progetto

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