Quando il cielo scende sulla terra

Publish date 10-08-2012

by Marco Grossetti

di Marco Grossetti - Camilla, Chiara, Luca, Serges e Federica. Venti anni e una vita tutta da vivere, scegliendo di farlo insieme a un Dio che ti prende per mano e cammina con te o contando solo su te stesso e sulle persone che hai attorno.

DIO NON ESISTE. FORSE
Camilla non lo sa spiegare nemmeno lei come mai non crede in Dio. È qualcosa che non ha mai visto vicino, attorno e dentro alle persone con cui è cresciuta, qualcosa che è sempre stato naturalmente lontano e distante dalla sua vita, perché tutto quello che girava attorno a lei seguiva una logica che non comprendeva Dio e non aveva bisogno di un senso più grande. Camilla dice che quasi tutti i suoi amici la pensano come lei, e forse anche loro sono arrivati a questa conclusione senza farsi troppe domande: trascinati dentro il vortice della vita, incastrati nella logica di un mondo che volutamente dimentica, marginalizza, relativizza l’idea di Dio. Così loro fanno finta di essere cristiani, agnostici, atei o musulmani...
Si cuciono addosso queste o altre etichette e se le portano dietro per tutta la vita – come quando da bambini hanno scelto per quale squadra di calcio tifare – senza prendersi il tempo per fare silenzio, mettersi in ascolto di se stessi, riflettere, confrontarsi, scegliere consapevolmente e coscientemente di vivere con o senza Dio.

UN PEZZO DI LETTO PICCINO PICCINO
Se Camilla sapesse cosa faceva Chiara quando era bambina, probabilmente si metterebbe a ridere: Chiara occupava solo una parte piccola piccola del suo letto, lasciava un pezzo un po’ più grande per il suo peluche preferito, un orso bianco grandissimo, e poi tutto il resto rimaneva vuoto. Perché Chiara lasciava uno spazio gigante dentro il letto per far stare comodo anche Gesù. Adesso che è diventata grande e che l’orso bianco è finito in soffitta, il letto se lo prende tutto, ma a Gesù ha scelto di lasciare comunque un po’ di spazio dentro il suo cuore e la sua vita. Chiara con Gesù ci parla, e pure tanto. Quando tutto va bene, lo ringrazia e condivide la sua gioia con lui; quando le cose si mettono male si arrabbia, si lamenta, si sfoga, poi fa silenzio e ascolta. E prima di cominciare a fare qualcos’altro, per non rovinare l’amore che li lega, lo saluta dicendogli sempre ti voglio bene.

TROPPA VITA DAVANTI
Luca invece ha un problema che non lo lascia stare in pace, una dimensione che non riesce a considerare, pensare, sentire: per sempre. Troppa vita davanti, che non arriva proprio a immaginare, volere, vivere.
Luca è sempre in compagnia di qualcosa in grado di entrare nella sua mente e nel suo cuore, e far perdere un senso ad ogni cosa: il nulla. Luca ha tutto quello che sogna un ragazzo della sua età: un mare di amici che lo adorano, una ragazza che lo ama e che lui ama, una mamma e un papà che gli vogliono bene. A Luca però capita di perdere tutte queste cose in un secondo, e di sentire un vuoto grande come una casa dentro. È il nulla che bussa alla porta del suo cuore e della sua mente, una sensazione terribile di ansia e agitazione che avvolge e capovolge tutto, facendogli venire tanta voglia di urlare e di mettersi a correre disperatamente. Allora Luca non riesce più a dormire la notte, e si chiude in casa, fino a quando non trova la distrazione giusta per dimenticarsi del vuoto che ha dentro.

FUORI DAI CASINI
Chiara questo nulla riesce a tenerlo fuori dalla porta del suo cuore: per lei credere in Dio vuol dire stare dentro una logica, un senso, una direzione che le trasmette serenità e pace dentro, perché qualcuno cammina al suo fianco. E quando fuori è tutto nero e sulla strada vede i passi di una persona sola, non è perché pensa di essere stata abbandonata da Dio, ma perché crede sia Lui a prenderla in braccio e portarla fuori dai casini. Per Luca sarebbe tutto molto più facile se fosse così. Secondo lui, invece, Dio è solo una costruzione mentale inventata dall’uomo per non impazzire, quando prende coscienza della sua fragilità e della sua provvisorietà e, per non cadere nella disperazione, si rifugia nella distrazione: si attacca ai sogni, al lavoro, all’amore, alle cose di tutti i giorni, ad un progetto di vita anche grande, ma comunque destinato a diventare polvere. L’illusione di Dio diventa allora l’unica speranza dell’uomo per dare un senso alla sua piccolezza.

IL GRANDE FRATELLO
Luca non riesce a illudersi. Viene travolto da qualcosa di troppo forte, troppo grande, troppo brutto: la vita che finisce dopo di lui, e il tempo che continua a scorrere inesorabilmente per altri miliardi di anni. Allora si sente come un sacco vuoto: può metterci dentro anche le cose più meravigliose, ma è destinato comunque a riempirsi nuovamente di vuoto, perché in cielo non c’è nessuno che si mette a fare la raccolta differenziata o la selezione all’ingresso. Luca vorrebbe tanto avere dentro la stessa pace di Chiara, oppure di Serges. Per lui Dio, oltre ad esistere e scendere ogni giorno dall’alto dei cieli, abita pure dentro di noi. È come un Grande Fratello, che sta sempre al suo fianco, ma non per giudicarlo, votarlo, metterlo alla prova ed eliminarlo come quello della televisione. Una presenza concreta, reale, che può trovare accanto a sé. Qualcuno che gli sta vicino, lo guarda, lo accompagna, per aiutarlo a distinguere il bene dal male, parlando attraverso la sua coscienza: una piccola ferma voce che sente dentro, che gli dice di girare a destra o a sinistra, di non lasciarsi andare e di tirarsi su quando è a terra.

L’AMICO PIÙ SINCERO
È la stessa voce che si sforza di ascoltare anche Federica. Lei sostiene che credere è insieme un dono e una scelta: un dono fatto da Dio indistintamente a tutti gli uomini, che ognuno nella sua libertà può decidere di prendere ed aprire, o lasciare incartato a riempirsi di polvere. Ogni giorno lei cerca con tutte le sue forze di continuare a credere, convinta che non si può scegliere Dio una volta sola per tutta la vita, ma si deve farlo attimo dopo attimo. Il suo rapporto con Dio è qualcosa che assume ogni momento una forma diversa, è tutto una salita ed una discesa, dove l’amore deve fare lo sforzo di non dipendere dall’umore. Per lei Dio non è soltanto un padre: è l’amico più sincero, il più stretto dei suoi confidenti, qualcuno che le fa veder il mondo con occhi diversi, qualcuno in cui avere fiducia, a cui sente di potersi abbandonare, lasciandosi cadere dolcemente tra le sue braccia. Per chiedergli quale strada della vita percorrere tra le mille che ha davanti e lasciarsi guidare, sicura che la porterà su quella che ha pensato per lei. Per riuscire ad essere la vera Federica, quella che Lui ha sognato.

COMPIMENTO E REALIZZAZIONE
Anche Luca è in attesa di riuscire a essere veramente se stesso, vivendo qualcosa di talmente vero, bello e pieno, che gli permetta di andare oltre il vuoto che sente dentro. Come Miriam che gli tiene la mano, e non lo lascia solo quando il nulla vuole mangiarsi anche il loro amore. Qualcosa di prezioso e di importante di cui Luca parla con un rispetto profondo e un’infinita delicatezza. Qualcosa che però non riesce ancora ad essere più forte del dolore che ogni tanto prova. Luca sente dentro una cosa che la maggior parte dei giovani non riesce a sentire: il bisogno di qualcosa di più grande da realizzare e da compiere. Con o senza Dio.
Un desiderio profondo, troppe volte sommerso dalle emozioni, dalle sensazioni, dai bisogni materiali, dalla vita di tutti i giorni che si prende tutto lo spazio. Anche quello di Dio. Anche quello per capire se Lui c’è o no. Allora questo bisogno di trovare una realizzazione e un compimento rimane sospeso, indefinito, incompiuto. In attesa di venire fuori nel silenzio che ti fa stare tanto male, per farti stare bene davvero.


Speciale – Vicino all'uomo, vicino a Dio 7 / 7
L’uomo di oggi ha ancora bisogno di Dio? È la frattura più profonda del nostro tempo. Solo l’esempio e la credibilità delle scelte possono ricomporla. La chiave per incontrare Dio e rimanere in comunione con lui è stata per noi l’incontro con l’uomo affamato, assetato, nudo, carcerato, malato, senza speranza, senza appigli solidi a cui ancorare la propria ricerca di senso della vita.

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