Non diamola vinta ai Maya

Publish date 10-08-2012

by andrea

di Andrea Gotico - La chiusura di megaupload, megavideo e successivo arresto da parte dell’F.B.I. del suo boss ha portato nuovamente lo scompiglio nel mondo virtuale (quello reale è nello scompiglio già da un pezzo). Com’è ovvio, nello sconforto sono caduti milioni di fruitori. Il servizio era tanto semplice quanto diabolico: gente che condivide film più o meno tarocchi e dà la possibilità ad altri di guardarli. I file sono spesso scaricabili o si possono guardare direttamente dal sito, mettendo al riparo la coscienza del giovane utilizzatore dall’accusa di aver scaricato illegalmente.

Con questa logica al limite della legalità erano tutti contenti: contenti gli utilizzatori perché risparmiavano i soldi del biglietto e molto, molto contento il suo gestore per il volume degli utili. Ovviamente, molto meno contenti produttori, attori, registi, ma anche fonici, musici e venditori di pop corn. Si parla di un danno da 500 milioni di dollari per le persone elencate & c. Ora io non so bene che pensare, certo è che il cercare di dare delle regole al mondo di internet è una cosa praticamente impossibile, sarebbe come dire al latte di non scadere o al sale “sii più dolce”, e i grandi gruppi lo sanno.

Il mondo virtuale è tutto da ridisegnare esattamente come quello vero. Tenendo presente che la censura non ha mai risolto i problemi. Credo ci voglia gente capace di capire il cambiamento e cavalcarlo senza imbavagliarlo. Bisogna però fare in fretta, perché su twitter girano foto scattate all’isola del Giglio che ritraggono gente che si abbraccia e sorride sullo sfondo della nave Concordia che, in un mondo reale e sensato, dovrebbe essere una lapide su cui la gente piange. Fare in fretta dicevo, sennò corriamo il rischio di dare ragione ai Maya.

Orzata con Latte – Rubrica di Nuovo Progetto

 

 

 

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