Mondo corrente

Publish date 14-08-2012

by andrea

di Andrea Gotico - Sto scrivendo… va via la corrente… è un po’ che non salvo… parecchio tempo… troppo tempo!
Seguono improperi del caso, più o meno gli stessi lungo il corridoio. Nel palazzo a fianco termini grassi in svariate lingue e dialetti, rimbombano qua e là per il quartiere… è evidente, si tratta di un blackout! Passato quel prurito che vorrebbe che le mie mani imbracciassero il monitor per scaraventarlo sulla parete a fronte… per fargliela pagare… ovvio, nella speranza che prima o poi la smetta di spegnersi senza avvertirmi un attimo prima! Mi guardo intorno e come un primate mi domando: “E mo’ che faccio? Beh, ci penso davanti ad un caffè” mi dico, arrivo di fronte alla macchinetta la guardo attentamente… non ci avevo mai pensato… funziona con la corrente. Il prurito aumenta e anche il peso degli oggetti che vorresti scaraventare molto lontano… e fargli tanto male. Per fargliela pagare, ovvio.
Torno indietro mi guardo intorno… non desisto, vado al bar dietro l’angolo… scopro che anch’esso necessita di corrente, prendo un bicchiere di latte freddo. Torno con i baffi bianchi ma la corrente non è tornata. Un pensiero vola verso il mio freezer spento, con spigola inside. Cosa posso fare? Quasi quasi faccio quelle duecento fotocopie che mi aspettano da un mese… no non posso non c’è corrente. Mi faccio un toast melanzane e prosciutto… no non posso non c’è corrente. Mi faccio un frullato alle carote, no non posso non c’è corrente, e così via.
La lista di cose che non posso più fare si sparge a macchia d’olio lasciando solo spazio per l’unica cosa che posso fare, ovvero deprimermi. Per uscirne mi gioco la carta cioccolato, quella non ha bisogno della corrente. Mastico avidamente con lo sguardo rivolto all’infinito e oltre, sfoglio il giornale assorto: uno studio di alcuni medici americani fatto sotto uso di corrente elettrica dice che la cioccolata non fa bene alla depressione, anzi, tutt’altro, la fa aumentare. A questo punto il prurito raggiunge livelli altissimi, seguito dal desiderio di lancio di professori delle università americane contro pareti asfaltate… per fargliela pagare ovvio! E pensare che mio nonno ha sempre vissuto in una baita senza corrente… era un grande!

Orzata con latte – rubrica di Nuovo Progetto

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