Il Kamut

Publish date 14-08-2012

by Paola Fievoli

di Paola Fievoli - C’era una volta il Kamut, antenato del grano duro, le cui origini risalgono alla zona della Mezzaluna fertile. Si narra che dopo la II guerra mondiale un pilota americano trovò una manciata di chicchi in una tomba egizia e li inviò nel Montana, dove furono seminati dando un piccolo raccolto. La parola kamut deriva dall’egizio ka’moet - anima della terra - il grano appunto. Fino al 1977 venne coltivato solo per preservarne la varietà. L’agronomo Bob Quinn scoprì che questo cereale aveva qualità nutrizionali e strutturali uniche, selezionò i semi migliori e cominciò la sua produzione.
Oggi lo si coltiva solo con metodo biologico in Canada, nel Montana e nel Nord Dakota, terre ricche di selenio. Ha un contenuto proteico superiore (40%) al frumento comune, aumenta la resa energetica ed è ben tollerato da chi è ipersensibile al frumento. Ha un’elevata concentrazione di sali minerali e selenio antiossidante. Il consumo di kamut sotto forma di pasta, fiocchi o biscotti è consigliato agli atleti ma anche ai bimbi e ai nonni, per lo scarso contenuto di glutine che lo rende più digeribile. Dopo millenni conserva ancora tutte le caratteristiche nutritive in un gusto semplice e naturale.

 

PAOLAGNAM – Rubrica di Nuovo Progetto

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