Il bene è un fatto

Publish date 12-08-2022

by Cristiana Capitani

Fin dall’inizio della guerra in corso gli Arsenali di Torino, di Pecetto e il Villaggio Globale di Cumiana, unitamente alle sedi degli amici del Sermig sparse per l'Italia hanno visto . scorrere un fiume di generosità: volti conosciuti, ma anche tante persone che si sono affacciate per la prima volta al portone.
In tutte, il desiderio di contribuire in prima persona a costruire un tassello di pace.

Tutte bisognose di una parola, di un gesto di speranza di fronte a una guerra che non si doveva combattere, perché la guerra non è mai la soluzione di un problema. La parola che echeggia in questi giorni all’Arsenale della Pace è “impressionante”.
Impressionante la quantità delle istituzioni, associazioni, scuole, aziende e privati che si sono messi in gioco con raccolte di generi di prima necessità: un centinaio di Comuni, altrettante istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, un centinaio di parrocchie, decine di associazioni e aziende, per un totale superiore a 500 punti di raccolta o donazioni di materiali.

Tanti si sono uniti, vivendo queste raccolte come un momento della comunità riunita attorno a questa emergenza. E quante braccia si sono alternate per selezionare, inscatolare, imbancalare e caricare sui tir. Sono passate più di 3.000 persone: giovani, mamme con i loro figli adolescenti, famiglie intere, gruppi parrocchiali, anziani, dipendenti di aziende che hanno messo la loro professionalità a disposizione … generazioni insieme con la voglia di far presto e bene, dimenticando la stanchezza perché c'è chi soffre e ha bisogno del nostro contributo.
E chi ritorna, perché l’idea di far felici gli altri fa star bene anche se stessi nonostante la schiena cominci a sentire le decine di scatole sollevate e passate di mano in mano.

Tutto questo a oggi si è concretizzato in oltre 60 tir di aiuti inviati in Romania, di cui alcuni già distribuiti in Ucraina in diversi paesi, tonnellate e tonnellate di generi di prima necessità e materiale igienico e sanitario.
Con tutto ciò, l’Arsenale continua a mantenere aperte le porte, a inviare tutto quello che arriva, con la speranza di poter presto cominciare a pensare a un futuro di ricostruzione e rinascita per l’Ucraina e di pace per tutti.


Cristiana Capitani
NP aprile 2022


FARE IL BENE NON FA PENSARE AL MALE
È vero che quando il male si scatena il bene diventa sorprendente.
I primi giorni mi bastava guardare negli occhi le persone per vedere che volevano piangere, e sembrava che in qualche modo portaci del cibo fosse un impulso naturale per combattere un male troppo grande per poterlo comprendere. Molti, superata la soglia della porta, scoppiano a piangere e capiscono che non possono limitarsi a quello, devono fare di più. Allora si fermano e ti aiutano per diverse ore, sgobbano senza sosta e poi tornano e tornano ancora... portano madri, figli, nonni e amici.
Tutti insieme sconfiggono la paura, il male... e escono sorprendentemente felici, lasciano soldi e ti chiedono: «Cos'altro posso fare?».
Finalmente abbiamo capito che il male è diventato troppo forte e non possiamo più attendere.
E non c'è da fare troppe parole o impiegare il tempo a pensare in quanti modi si potrebbero fermare Putin e "i cattivi" di turno, non serve. Fare il bene si trasforma in una risposta a tutte le domande che abbiamo nel cuore.

Andrea

This website uses cookies. By using our website you consent to all cookies in accordance with our Cookie Policy. Click here for more info

Ok