GRAZIE

Publish date 31-08-2009

by Mauro Tabasso


La stesura e la presentazione di quest’opera resteranno per sempre un capitolo fondamentale della mia storia, perché sono state un’esperienza umana (assai prima che artistica) determinante e assolutamente irripetibile.

di Mauro Tabasso


Nel corso dei tre anni di lavoro tali e tanti sono stati gli incontri che faccio fatica a ricordarli tutti (ma li ricordo!). Ho visto e conosciuto tanta gente di tutto il mondo; ognuno con una storia da raccontare, una gioia da condividere o un dolore da ricordare; tanta nostalgia e, forse, qualcosa ancora da sognare. Vorrei che la musica che abbiamo realizzato raccontasse veramente di loro.

Qualcuno ha dato un contributo più grande di altri, ma in una squadra che funziona vince anche chi sta in panchina, chi gioca solo cinque minuti di un tempo supplementare, e con la sua freschezza fa stancare l’avversario, impedendogli di segnare dei punti.

La panchina è il ruolo più difficile da sostenere, ma spesso chi la occupa fa il gioco più importante (e meno vistoso) negli spogliatoi, luogo in cui si fa o si disfa la squadra. La musica di quest’opera è fatta per lo più da gente che sa sul serio stare nell’ombra.

Penso alle monache di clausura di Bergamo e a molte altre persone, decisive nel loro silenzio. Io non sono che la piccola punta di un grosso iceberg nascosto dall’acqua, il periscopio di un equipaggio invisibile, e mi chiedo perché è toccata a me questa fortuna...

In questi giorni di preparazione all’evento, l’Arsenale brulica come un formicaio dell’azione di mille persone operose, che in fondo stanno lavorando un pochino anche per me… E ciò mi crea non poco imbarazzo, perché non potrò mai ricambiarle…

Concludo perciò ringraziandovi tutti, uno per uno e dandovi, se me lo permettere, una chiave di ascolto del CD. La musica che contiene è stata più spesso una vittoria del dialogo che un’esperienza artistica. Abbiamo tentato di mettere d’accordo atmosfere molto diverse e distanti tra loro, anche per affermare che la contaminazione è buona, sana e divertente solo nella misura in cui ogni individuo conserva la propria unicità e natura, mantenendo ben saldi la reciprocità e il rispetto per l’altro. Non so se ci siamo riusciti, ma ci abbiamo provato.

Mauro Tabasso
da Nuovo Progetto marzo 2005

 

 

 

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