Futuro e sviluppo

Publish date 29-05-2018

by Gianfranco Cattai

di Gianfranco Cattai - Il mondo del volontariato e due idee per il prossimo governo.

La proposta della Comunità Papa Giovanni insieme ad altri soggetti italiani, tra i primi aderenti Azione Cattolica, Pax Christi, Focsiv, Università di Padova... di istituire un Ministero della Pace risponde allo spirito e alla lettera degli articoli 10 e 11 della Costituzione, del Preambolo e degli articoli 1 e 2 della Carta delle Nazioni Unite, del Preambolo e degli articoli 1 e 28 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nonché della Dichiarazione sul Diritto alla Pace adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2016.

L’istituzione di un Ministero della Pace risponde anche a delle precise esigenze di giustizia sociale. Solo costruendo giorno dopo giorno la pace si genera un tessuto sociale positivo, in grado di superare le forze disgreganti, i populismi e le crisi. È il modo per reagire alle spinte violente che scaturiscono dai conflitti sociali ed economici, dalle tensioni delle periferie dell’emarginazione e per affermare il valore sommo della dignità umana, della eguale dignità di tutti gli esseri umani. “Dignità umana” significa che vita e pace costituiscono un binomio indissolubile e imprescindibile.

Una risposta innovativa al bisogno di sicurezza umana e benessere. Non solo. La proposta è in linea con l’auspicio di ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – il cui portavoce prof. Enrico Giovannini più volte ha auspicato l’istituzione di un Ministero del Futuro e dello Sviluppo Sostenibile. Un ministero, ma anche assessorati nei singoli comuni italiani. Il futuro, infatti, dei nostri figli e nipoti necessita che giorno dopo giorno con ostinazione e determinazione sia in grado di costruire tasselli di quel bene comune da tanti auspicato, capace di contrastare una cultura priva di senso e di prospettiva.

Bisogna ricordare che tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile quello di pace e giustizia è il sedicesimo, il primo ci invita a porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo, compresa quella crescente nel nostro Paese. Solo in un clima di pace possiamo trovare le modalità per una economia sociale e civile capace di assicurare la dignità ad ogni persona attraverso il lavoro ed il giusto riconoscimento economico. Ministero della Pace e del Futuro non è un’utopia: è la scelta coerente di una comunità che si impegna in una prospettiva in grado di superare la Terza Guerra Mondiale a pezzi.

Gianfranco Cattai
BUONE PRATICHE
Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

 

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