Cercasi genio piromane

Publish date 31-08-2009

by Mauro Tabasso



CERCASI GENIO PIROMANE ...anche inconsapevole va bene, anzi meglio.

di Mauro Tabasso - labsuono.it

 

Sembra che ormai da mesi (se non anni) gli unici a dire la verità siano i comici. Ma anche cartoons e fumetti non scherzano. Alcuni giorni fa mi è capitato tra le mani un Lupo Alberto, striscia che ormai da generazioni, con i suoi bucolici personaggi della fattoria McKenzie, dispensa perle di saggezza su temi di vita quotidiana e altro. Provo a descriverne una, alla faccia del copyright (non me ne voglia Silver che stimo moltissimo! È un grande!).

Alberto ed Enrico la talpa si incontrano; Enrico è vestito con zatteroni ai piedi, pantaloni a zampa di elefante, cinturone a fibbia grossa, pelo in testa (è una talpa…) tirato su a ciuffo e impomatato. “Dì un po’… Come ti sei combinato?” fa il Lupo. “Beh, mi tengo al passo coi tempi…” risponde la talpa. “Sembri uscito da un documentario dell’Istituto Luce”, riprende il Lupo, “Siamo nel 2008…”. Risposta: “Ah sì? Allora se siamo nel 2008 dimmi che ci fanno Little Tony e Toto Cutugno a Sanremo (ce lo siamo chiesto in tanti - n.d.r.), e già che ci sei dimmi, che ci fanno tutte queste 500 in giro?”. Allora? Sono o non sono dei grandi alla fattoria? E non è finita.

Oltre alle 500 ci sono in giro tantissime Vespa, tanti Maggiolino (New Beatle), Mini, e l’anno scorso è spuntata perfino la Nuova Lambretta! Per rincarare la dose, posso aggiungere che i Pooh sono ai vertici delle classifiche con La casa del sole (cover della cover di The house of rising sun di Eric Burdon & The Animals), Giuliano Palma & Bluebeaters cantano Tutta mia la città (cover dell’Equipe 84), è uscito un film sulla vita di Bob Dylan, Lino Banfi è tornato a fare l’allenatore nel pallone e molte, molte altre cose ancora… Cose che da un certo punto di vista mi divertono. Nella mia vita precedente infatti ho avuto la gioia di guidare ben tre Maggiolino, di cui due cabriolet, ho molti dischi di Bob Dylan, ho avuto due Vespa e posseggo ancora una vecchia ma funzionante macchina per scrivere Olivetti Lettera 25.

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Dall’altra parte però mi viene da pensare…
O alcune idee di quegli anni erano talmente forti che sono diventate eterne, oppure (ed è questo che forse vale tristemente, almeno per la musica) in questo momento non ce ne vengono altre di idee, non dico migliori, ma almeno diverse, originali, non scopiazzate o riciclate. Vero è che una cover è per definizione un pezzo che viene in qualche modo rifatto, ma insomma, c’è modo e modo… O forse questo non è il modo che fa per me, e a parte la sensazione a volte ricorrente (e piacevole) di essere tornato bambino, credo che questo ispirarsi massicciamente agli anni che vanno dal ‘60 all’ ‘80 celi in realtà un grande vuoto, la mancanza di idee nuove ed originali, con una personalità di quelle che osano veramente.

D’altra parte su queste idee, sempre musicalmente parlando, nessuno (o quasi) scommette, quindi bisogna fare tutto da soli. Io però sono sicuro che anche Corradino D’Ascanio quando disegnò la Vespa nel 1946, o Dante Giocosa quando pensò alla 500 nel 1957 non ricevettero un coro di consensi, e faticarono a convincere i loro interlocutori della bontà delle loro creazioni. Sorte migliore non incolse Ferdinand Porsche (sì, proprio il fondatore della Porsche) che ci mise quasi dieci anni (dal 1929 al 1938) per trovare qualcuno disposto a credere nel suo progetto e a finanziare la costruzione in serie del mitico Maggiolino, un’auto dal design destinato a rimanere praticamente invariato per i cinquant’anni successivi.

Mi illudo ancora che, per chi fa musica e ne fruisce, la musica stessa sia un’esigenza, una cosa che grazie a una specie di fotosintesi distilla dell’energia vitale che poi ti serve a vivere o a sopravvivere. Mi illudo perché così non è, almeno a certi livelli e/o in certi ambienti, ma so che per molti di voi giovani e meno giovani lettori appassionati è così, come per me. Molti di voi scrivono canzoni (a volte me le mandate… ), suonano, cantano… Così vorrei augurarvi di somigliare un pochino ai signori di cui sopra. Osate e poi credeteci. Magari tra di voi c’è il nuovo Porsche o il nuovo Picasso, o il nuovo Chopin, e certamente questo mondo già degradato ha molto bisogno di voi e della vostra opera illuminante. Sto esagerando? Appello troppo accorato? Ma no, dai. In fondo basta un cerino per accendere un falò…

 

a cura di Mauro Tabasso
da Nuovo Progetto marzo 2008


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