Arsenale della Pace

Publish date 31-08-2009

by sandro


 

 


Il Sermig - Servizio Missionario Giovani - è un’organizzazione indipendente presente in 89 nazioni con 2200 progetti di sviluppo e interventi umanitari.
Fondato nel 1964 da Ernesto Olivero, è impegnato a sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, a vivere la solidarietà verso i più poveri e a dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace.
Il cuore del Sermig è la Fraternità della Speranza, dove giovani, coppie di sposi, monaci e monache dedicano la propria vita al prossimo per amore di Dio. Attorno ad essa si riunisce un movimento internazionale di giovani.


Gli Arsenali

Dal 1983, con l’aiuto di migliaia di giovani e di volontari, il Sermig ha trasformato l’ex fabbrica di armi di Torino in Arsenale della Pace.
È una città rifugio per chi vuole cambiare vita: in questi anni ha accolto donne e uomini di 125 nazionalità. Cerchiamo di non creare “distanza” tra chi accoglie e chi viene accolto, di far sì che la gratitudine non assuma forme che umiliano e feriscano la dignità delle persone.
È un luogo di incontro per i giovani dell’Italia e del mondo che si confrontano e dialogano per crescere nei valori e nel rispetto reciproco.
È una base di partenza per la solidarietà che raggiunge i cinque continenti.
È un centro di cultura e di formazione con l’Università del Dialogo, l’Accademia Musicale, la Scuola del Restauro.
È un luogo simbolo, di pace e di speranza, in cui milioni di persone ci hanno aiutato ad aiutare milioni di persone.
È un monastero dove ritrovare il silenzio e il respiro del mondo.
Vive grazie al contributo gratuito dei giovani e di migliaia di amici e volontari.
L’Arsenale della Speranza è sorto a San Paolo del Brasile nel 1996 in una struttura che aveva ospitato milioni di emigranti di tutto il mondo. Oggi accoglie i più poveri della metropoli: 1150 uomini ogni giorno possono dormire in un letto e usufruire di corsi di alfabetizzazione, formazione e avviamento al lavoro. 3600 pasti sono quotidianamente distribuiti a uomini, donne e bambini.
L’Arsenale dell’Incontro, a Madaba in Giordania, è un segno di dialogo e di pace nel cuore del Medio Oriente. Accoglie giovani di ogni confessione religiosa, anche dai Paesi vicini, in uno spirito di rispetto reciproco, di amicizia e di dialogo. Offre cure e inserimento scolastico a bambini e giovani portatori di handicap, sia cristiani che musulmani, e sostegno alle loro famiglie.

 

Giovani della Pace
I giovani sono in cima ai nostri pensieri per le difficoltà che affrontano in questo tempo. Dal confronto con molti di loro è nato il movimento “Giovani della Pace”. Organizza Appuntamenti Mondiali con i “grandi” della politica, della cultura, dell’economia e delle religioni dando vita ad un G8 alla rovescia. I giovani parlano e raccontano i loro sogni, la loro voglia di ridisegnare un mondo pulito che tiene conto delle esigenze di tutti; i “grandi” ascoltano. Hanno redatto e sottoscritto la Carta dei Giovani, manifesto del loro impegno. Il primo Appuntamento si è tenuto a Torino con 100.000 giovani il 5 ottobre 2002.

Missioni di pace
Sono 100 le missioni di pace realizzate per favorire il dialogo tra le parti e portare aiuti per i bisogni più urgenti delle popolazioni coinvolte: Polonia, Rwanda, Mozambico, Somalia, Libano, Vietnam, Afghanistan, Iraq, Bosnia, ...
Grazie all’aiuto di milioni di persone abbiamo svolto azioni di pace in situazioni di guerra e violenza, contribuito a fronteggiare i bisogni più urgenti delle popolazioni vittime della fame e di calamità naturali, avviato e sostenuto progetti di sviluppo per promuovere la dignità della persona in ogni parte del mondo.


LA NOSTRA FILOSOFIA SULLA PACE

Basta guerra! La pace è possibile. La pace si regge sulla giustizia, sul rispetto dei diritti umani fondamentali. La pace non accetta vittime innocenti della violenza, non accetta milioni di morti di fame e malnutrizione. Non accetta che milioni di persone siano private di cure, di scuole, di lavoro.
Il Sermig guarda al cuore delle persone che non è né bianco, né nero, né rosso… è un cuore umano. Quando soffre, va aiutato.
Basta armi! La pace conviene. Conviene a tutti investire le intelligenze a servizio della pace anziché delle armi. Le armi uccidono; le armi bloccano enormi risorse umane e finanziarie che potrebbero essere usate per sconfiggere la fame, per le cure, per la scienza, per il bene comune; le armi provocano una violenza che richiama altra violenza, ritorsioni, vendette in una spirale senza fine. Vogliamo un mondo in cui le armi non vengano più costruite.
Basta campi profughi dalla durata interminabile per migliaia di donne, di uomini, di bambini, parcheggi disumani che negano loro la dignità di una terra, di una casa, di un futuro.

 

La bontà disarma
È la sintesi dello stile di vita del Sermig.
Scegliere la bontà che disarma l’odio, i conflitti, la fame, le ingiustizie. Non sono le rivendicazioni, ma è la bontà l’unico strumento che aiuta ad incontrare gli altri, credenti e non credenti, e a dialogare. I buoni possono l’impossibile, possono desiderare che finalmente pace e giustizia abitino insieme, cementate dal perdono.

Dialogo interreligioso
Ci adoperiamo perché le religioni, in particolare quelle monoteiste (ebrei, cristiani, musulmani) trovino la via per tornare veramente a Dio, per incontrarsi nel rispetto reciproco, nell’aiuto costante ai più poveri e nello sforzo comune volto ad eliminare le cause delle povertà. Ogni giorno accogliamo uomini e donne di ogni confessione religiosa.

Reciprocità
Nei rapporti tra persone, gruppi e nazioni, la reciprocità è non ritenere infedele, nemico o senza dignità chi ha una cultura, una filosofia di vita, un credo diverso. È operare perché ovunque, in ogni nazione del mondo, ad ogni uomo e ad ogni donna, siano riconosciuti i medesimi diritti e richiesti i medesimi doveri. La reciprocità è la chiave della pace.

Educare alla pace
Solo la pace porta alla pace. È un’attività quotidiana rivolta soprattutto ai giovani attraverso campi di formazione e lavoro all’Arsenale della Pace; con attività specifiche per le scuole; con il mensile Nuovo Progetto e il portale www.giovanipace.org; con gli Appuntamenti del movimento “Giovani della Pace”; con l’Università del Dialogo, un cammino di ricerca per i giovani che credono nella giustizia, nella pace, nella solidarietà, nel dialogo e nella convivenza.

La pace vincerà se dialoghiamo
La pace ha bisogno del dialogo per portare frutti di giustizia e di perdono. Non c’è dialogo per la pace se non facciamo insieme subito qualcosa per dare a tutti dignità, libertà, cibo, acqua, salute, istruzione, lavoro, casa, per aiutare le vittime delle ingiustizie in ogni parte del mondo.

Pace sì e comincio io! Il Sermig promuove l’impegno personale, partendo dal quotidiano. Cominciamo noi a diventare buoni: per fare gesti di pace, per comunicare pensieri di pace.

 

 

 

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