Affittasi fronte

Publish date 31-08-2009

by andrea


A volte capita di sfogliare il giornale, e di non stupirsi più di nulla, di passare da una strage in Iraq alla mozzarella di bufala con una certa facilità. Ma poi volti pagina e vedi cose, che un poco ti stupiscono…

di Andrea Gotico


Sapevate chi è Andrew Fischer? Bhè, se vi capita di vedere in giro un tipo strano con la scritta “Snorestop” stampata sulla fonte… quello è il signor Fischer.
Il “genio” ha avuto la bella idea di mettere all’asta su un famoso sito la propria fronte per un anno. E a quanto pare dopo un agguerrito battere di martelli è riuscito a venderla per la bellezza di 37.375 dollari. In cambio dovrà girare tutto l’anno con la scritta in fronte, diventando così il primo uomo “cartellone vivente”. È stato anche fortunato perché chi si è aggiudicato l’asta è un sito che vende un miracoloso rimedio per dormire senza russare. “Beato lui” starete pensando. “Come ho fatto a non pensarci prima!”. Bhè, affrettatevi perché donne incinte hanno già messo all’asta il proprio pancione, e svariate parti del corpo.
Sono le nuove frontiere della pubblicità. Gli americani sono troppo avanti. Si sa. Noti pubblicitari affermano che la gente di pubblicità in tv e sui giornali, non ne può più. “Ettecredo” direbbe mio nonno. Ed ecco che nuove forme di bombardamento avanzano. Dai biglietti del bus alle fermate dei metrò, dalle tovaglie dei ristoranti ai polpacci dei ciclisti.

L’altro giorno in montagna, insieme al giornaliero mi hanno regalato delle caramelle pubblicitarie, che mi hanno fatto diventare i denti rossi, sarà forse un caso, ma pubblicizzavano una lavanderia del paesello. Non c’è più scampo. L’era “No-Logo” teorizzata da Naomi Klein è già finita? Credo che sia finita il giorno in cui a Boston,
nell’urinatoio del bagno pubblico di un parco è comparso il primo “Interactive Urinal Communicator”, nient’altro che un dispositivo elettronico che consente all’americano di scaricare l’ennesima birra, sul bidè; il quale automaticamente si accende e ti canta un “giungle” che ti invoglia a berne ancora.

Quel “profeta” di Francesco Guccini qualche anno fa, cantava: “neanche al cesso possiedo un mio momento”, chissà cosa canterebbe adesso? Esattamente la stessa strofa suppongo. Forse con un briciolo di amarezza in più. Vabbè dai! Se una di queste mattine vi svegliate con un cartellone pubblicitario di una palinka moldava sul soffitto, non vi spaventate… la sbornia l’avete smaltita… è solo che così va il mondo.

This website uses cookies. By using our website you consent to all cookies in accordance with our Cookie Policy. Click here for more info

Ok