“Visioni” del mondo

Publish date 16-07-2016

by andrea

di Andrea Gotico - E da un po’ di giorni che mi frulla per la testa la frase di un cartone animato, dove il cattivo di turno, inventore di aggeggi per supereroi, dice: “Quando tutti saranno super... non lo sarà più nessuno” (segue risata diabolica). In questa frase il cattivone ha una visione ben chiara: l’omologazione del mondo. Poi mi giro verso l’orizzonte, guardo il mondo e anche io ho una visione (sono solo i primi caldi) niente di sovrannaturale intendiamoci.
Vedo un mare di gente, e ognuno di essi gira un video di se stesso in cui commenta cose, si fa un selfie dal set del video in cui commenta cose e poi scrive un libro autobiografico – I miei primi 13 anni – in cui racconta la sua esaltante vita fino ad oggi.

Finito il tutto si riguarda, si riascolta e si rilegge, poi già che c’è si fa un altro selfie mentre legge il libro di se stesso, e a seguire una lunghissima serie di selfie al mare, in montagna e in campagna, a cavallo o in bicicletta, a testa in giù e a testa in su, selfie col cane e col gatto; poi si crea falsi profili per dire mi piace alla propria foto e recensire i propri libri. Scrive: “Troppo bello il libro di Tizio, forse il più bello che ho mai letto”, poi sbaglia e si firma Tizio, allora riscrive e commenta: “Volevo dire Caio”. Poi plin arriva la notifica. “Ciao Tizio, a Tizio piace la tua foto, no scusa volevo dire a Caio”. Ma poco importa perché nessuno se ne accorge. Sono tutti impegnati a cantare la propria canzone e a dire “mi piace” al primo selfie mattutino di se stessi.

Sono già impegnati a rileggere il libro che parla di se stessi per accorgersi di qualsiasi cosa possa accadergli intorno. Non riescono a fare a meno di prendere il telefono in mano ogni 7 secondi per vedere se qualcuno ha detto mi piace. Sono in ansia perenne, il loro io deve essere nutrito e solo il mi piace può nutrirlo, null’altro. Vogliono tutti essere seguiti, ma nessuno di loro vuole seguire gli altri. E cosi tutto il pianeta non fa altro che stare seduto a guardare se stesso. Poi mi schiaffeggio come uno che vuole uscire da un pensiero malsano e non posso fare a meno di pensare a una frase di mio nonno: “Caro ragazzo quando senti puzza di bruciato, prima di gridare al fuoco, individua la via di uscita”. Caro nonno potessi oggi ti chiederei: “Cosa devo fare se non la vedo?”.







Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

 

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