Giovani per sempre

Publish date 12-09-2016

by Ernesto Olivero

di Ernesto Olivero - C’è una frase molto bella attribuita a Pablo Picasso. Suona più o meno così: “Serve molto tempo per diventare giovani”. Lo diceva un artista e a suo modo aveva ragione. Questa frase però non mi convince fino in fondo. Perché io penso che la giovinezza non dipenda né dal tempo, né dagli anni. La giovinezza è nel sogno che insegui, nell'ideale che dà senso alla tua vita, nell'impegno che metti nel custodirlo e soprattutto nel viverlo. La nostra storia si è impastata da subito con i giovani. Ne ho incontrati centinaia di migliaia. Penso a chi ha donato tempo, risorse ed energie per trasformare un arsenale di guerra in Arsenale di Pace. Ma penso anche a tutti i giovani che stanno donando la vita per i poveri, per una professione vissuta come servizio, per un progetto d’amore. Conosco le aspirazioni dei giovani, i loro progetti di bene, ma negli anni ho visto in faccia anche la loro frustrazione, le loro contraddizioni. Amandoli perdutamente, ho capito che non basta essere giovani per esserlo davvero, come non basta essere adulti o vecchi per essere saggi.

È giovane solo chi vive la sintesi fra l’incoscienza e la piena coscienza, fra il sogno e la realtà. Chi prova a vivere parole grandi nella normalità di ogni giorno. È giovane chi vive qui e ora con pienezza, chi gusta ogni istante e la sua novità. È giovane chi sa rimanere fedele ogni giorno, innamorandosi. È giovane chi vede la propria debolezza, non la rifiuta o la nasconde, ma al contrario la ama, per trasformarla nella sua forza più grande. È giovane chi rispetta il proprio corpo, lo cura, lo fa crescere, lo nutre solo del cibo che dà vita. È giovane chi sa dare spazio ai sentimenti, chi prova compassione, chi non si vergogna di commuoversi. È giovane chi si circonda di persone migliori di lui, chi sa ascoltare chi è più vecchio e amare chi è più giovane. È giovane chi sfida l’impossibile, chi non perde la speranza, chi si ostina ad amare e a credere che il mondo può cambiare, come cambia ognuno di noi. È giovane chi non smette mai di stupirsi, chi rifiuta la logica dell’abitudine, della rassegnazione, della non speranza. È giovane chi non dirà mai: “Tanto sono così, non posso farci niente”, ma al contrario: “Sono così, ma posso sognare, posso cambiare la mia vita. Posso cambiare il mondo”.

Come si fa ad entrare in questo stile? Come si fa a darsi un metodo? Ognuno di noi ha la possibilità di guardarsi dentro con estrema chiarezza. Spesso però crediamo che la misericordia coinvolga solo il nostro rapporto con gli altri. Penso alla parabola del Samaritano, al suo farsi prossimo con delicatezza e semplicità. È una via maestra, ma tante volte ci dimentichiamo che anche noi possiamo essere il nostro prossimo: tutte le volte in cui non ci sentiamo all’altezza, non guardiamo oltre il nostro naso, non siamo capaci di accoglierci e comprenderci. Ma sapete qual è il più grande atto di misericordia verso noi stessi, la strada che permette di essere giovani e di rimanerlo? Aiutarci a dire i sì e i no che contano nella vita. Non ne esiste un’altra. Penso alla droga, per esempio. Dico sempre ai ragazzi che incontro: “Vi drogate? Vi spinellate? Allora siete vigliacchi due volte. Siete vigliacchi perché se tra voi c’è un nuovo Francesco d’Assisi, un nuovo Einstein, un nuovo Leonardo Da Vinci, con la droga – qualsiasi tipo di droga e di dipendenza – non potrà mai esprimersi al cento per cento. Ma siete vigliacchi per un altro motivo: parlate di pace, parlate di giustizia, parlate di un mondo migliore. Bene, se comprate droga, aiutate la mafia, date i vostri soldi a mercanti di morte”. Così sul resto. “Se riempirete la vostra vita di relazioni superficiali, di sesso fine a se stesso, di tempo sprecato, che persone sarete?”.

Sia chiaro, quando parlo così non voglio fare la morale a nessuno, solo un ragionamento che parte dalla vita concreta. La vita concreta che mi ha fatto vedere che basta un pugno di giovani per cambiare il corso della storia di una città, di un Paese, di un pezzo di mondo. Giovani indomabili, disposti a donarsi, a crederci, a mettersi in gioco. Giovani capaci di rimanere così per tutta la vita. È solo questa la giovinezza di cui ha bisogno il mondo, una giovinezza alla nostra portata che può essere fasciata continuamente di pazienza, di speranza, di misericordia. La giovinezza di chi è e sceglie con un sì di rimanere giovane per sempre.

 





da NUOVO PROGETTO

 

 

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