Vieni a vedere...

Publish date 31-08-2009

by sandro


Oggi sono rimasto per la strada. Ho chiesto i soldi:
qualcuno me li dava ma altri no, e a quelli che non mi davano niente avevo voglia di corrergli dietro e prendermeli; ma io sono molto piccolo e ho paura che loro mi strozzino.


Vuoi sapere dove abito? Vuoi sapere dove dormo? Vuoi sapere dove mi nascondo dalla polizia? Vieni a vedere. Ma attento, guarda dove metti i piedi, guarda se non pesti qualcosa di strano, perché qui tutti fanno di tutto: ci pisciano, ci cagano, ci vomitano pure. C’è di tutto, è qui che dormo, guarda che topo enorme. Ma io non ci dormo dove c’è il topo, io sto qui da quest’altra parte, qui non ci sono i topi grossi, vieni a vedere, qui ci sono i miei vestiti, le cose che mi danno, quelle che prendo, qui c’è tutto. Là davanti, in quel rumore, ci dormono gli altri bambini; non mi piace dividere il mio spazio com nessuno, qui è solo mio.

Ogni tanto chiedo a mia sorella di dormire com me, ma a lei non piace molto, lei dorme con i grandi. Qui ognuno ha i suoi amici, il mio grande amico è lo “zio”, che mi dà la colla da sniffare e da vendere, così ci guadagno dei soldini che dopo gli do indietro; ma lui non mi abbraccia come le mie “zie”... La colla è bestiale: mi fa passar la fame, mi fa diventare furbo, ogni tanto mi gira la testa ma mi piace, mi piace molto. E non solo la colla, mi piace anche il crack, mi piace farmi le canne e le sigarette normali che usano tutti. E avere i soldi per comprare la droga è molto facile: basta chiederli e la gente me li dà senza pensarci; ci arrivo vicino e mi danno un real, mi accorgo che hanno fretta, non si ferma nessuno e nessuno mi dice niente, me li buttano in faccia perchè penso che abbiano paura di me. Ma io non rubo mai, ogni tanto prendo qualcosa e scappo via, senza armi.

Ma la cosa che mi piace di piú è giocare. Mi piace disegnare, giocare a dama e saltare la corda. Ci sono le mie “zie” che vengono qui nella piazza per stare con noi e giocare e mi piace perchè sono belle e profumate... Ogni tanto faccio finta di aver freddo per farmi abbracciare da loro perchè mi piace. Oppure faccio finta di essere triste per farmi consolare, perchè quando mi abbracciano è bello. E non voglio che abbraccino gli altri bambini, non mi piace, vorrei che rimanessero solo com me, le mie “zie”. Perchè, a casa mia, mia madre mi bastonava sempre, mi dava le botte con il manico di scopa e allora sono scappato per la strada; non voglio essere bastonato da nessuno.

Invece mi piace quando mi abbracciano, come fanno le mie “zie” che vengono qui. Ma adesso è molto pericoloso, perchè anche i più piccoli si vendono per comprare la droga e tra poco si beccheranno l’AIDS. Le bambine vanno in Piazza della Repubblica per vendersi, ma io non ci vado perchè là mi hanno detto di non farmi più vedere se no mi ammazzano, perchè l’uomo della bancarella dei panini... un giorno ne ho preso uno e sono scappato e lui ha detto che mi ammazzava, è per questo che non ci vado più a dormire là, dove esce l’aria calda dal tombino e son venuto qui nel tunnel; è per questo, lui mi vuole ammazzare e io non ci vado più, perchè lui ha rotto un braccio e il mento al bambino che ci andava e ancora oggi ha il braccio rotto.

Anch’io un giorno mi sono rotto una gamba, ma era per finta, dicevo che avevo una gamba rotta, per farmi portare a cavalluccio sulle spalle da quello “zio” che viene sempre con la “zia”. Lui credeva che c’avevo una gamba rotta e mi ha preso sulle spalle, mi ha portato fino al rifugio a cavalcioni, ogni tanto si fermava per riposarsi un po’ e io gli dicevo di andare più forte che mi faceva male la gamba e lui ci credeva e giocava al cavallo ed era divertente. Era Natale e le strade erano piene di luci ed era bello, allora gli ho chiesto se Babbo Natale arrivava anche per me... mi ha guardato e ha detto di sì, ma io sapevo che non era vero perchè ho visto che i suoi occhi si riempivano di lacrime e per non farlo diventare triste, gli ho fatto un regalo: gli ho messo in tasca lo straccio che uso quando sniffo...
Ehi...
...Dài, lasciami andare...
...Zio, mi dai un real?







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