Il valore della formazione
Publish date 26-10-2017
di Mauro Palombo - Il Sud-est dell’Asia ormai da un lungo tempo è il luogo di diversi progetti coi quali abbiamo avuto una proficua collaborazione.
L’anima resta sempre suor Elena Miravalle FMA, amica di lungo corso. Ma siccome ogni incontro apre ad altri ancora, col tempo ai progetti per i bambini in Vietnam – operativi dal 2002 – si sono affiancati quelli per dare accoglienza e lavoro – come nel laboratorio di Bao Loc – a giovani ragazze perché possano migliorare la vita loro e delle loro comunità ma evitando il conclamato rischio di sfruttamento nelle fabbriche delle città. Da lì a analoghe iniziative nella nuova presenza in Birmania il passo è breve; per diversi anni si è sostenuta la Scuola Professionale per Segretarie d’azienda a Chanthagon, che in qualche anno ha raddoppiato le giovani studenti, 46 ora, provenienti da famiglie che vivono la semplice e povera vita dei villaggi della zona. Da questo mese, il servizio si apre alla Cambogia, per una iniziativa che a bambini e ragazze letteralmente va incontro.
La Cambogia ha smesso ormai di evocare solo il pensiero della guerra che ha subìto dalla metà degli anni ’60 fino agli inizi degli anni ‘90, coi suoi tristi compagni: crudeltà e isolamento. Una folle ideologia totalitarista ha quasi annientato un intero popolo, ma la vita ancora una volta, sia pure a caro prezzo, si è aperta una via.
Il Paese è tuttora solo nominalmente una democrazia. Ha conosciuto un modesto sviluppo economico, ma lasciando un ampio spazio a investitori esteri che ne controllano ora larga parte delle terre, sovente per pura speculazione, e causando lo sfaldamento di molte comunità locali. Sfruttamento dei bambini, poveri, orfani che vivono in strada, e delle giovani, sono piaghe aperte, cui solo da poco si oppone qualche contrasto, grazie soprattutto all’interesse e azione di gruppi umanitari internazionali. La loro azione si concentra in particolare nella capitale; fuori città, nella periferia estrema, nei villaggi che la circondano, mancano punti di riferimento.
In questo scenario nasce l’idea, di animare “oratori domenicali” itineranti. Una scatenata sinergia tra la formazione e accoglienza offerte anche qui a ragazze di famiglie povere, nella Scuola per Segretarie d’azienda creata anni fa dalle suore, e l’impegno di molte delle allieve stesse ad attivarsi con entusiasmo per bambini di cinque luoghi nella grande periferia di Phnom Penh, e per giovani operaie del distretto industriale.
Sono 55 le alunne-volontarie che per il loro biennio, nel periodo da ottobre a giugno, ogni domenica dalle 7 alle 13, vanno ad animare con creatività una presenza in scuole, parrocchie, spazi di privati. Un momento educativo fatto di giochi, canto, igiene, studio per sostenere una frequenza scolastica non sempre agevole, ma vitale per aprire un futuro. Sono 600 i bambini che partecipano, incoraggiati anche dalle comunità locali che nel tempo hanno avuto modo di apprezzare l’iniziativa; oltre alle giovani operaie. Vite diverse ma tutte alla ricerca di comprendere meglio la loro gravosa realtà, e diventare più capaci di affrontarne difficoltà e sfide con il coraggio dei valori e un apporto educativo e di formazione.
Per il ciclo annuale appena iniziato è stato possibile sostenere larga parte delle necessità del programma: trasporti, materiale scolastico ed educativo, medicinali, vestiti e altri beni di prima necessità per le situazioni che via via lo richiedono.
Associazione Sermig Re.Te. per lo Sviluppo
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Mauro Palombo
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