Il linguaggio del mistero

Publish date 24-01-2016

by Flaminia Morandi

He Qi, Il cantico dei canticidi Flaminia Morandi – Fare sesso. Perché? Perché mi va. Perché gli ormoni sono in tempesta, perché c’è una o uno che mi fa rimescolare il sangue. Il desiderio esiste, è una realtà della nostra carne: “Forte come la morte è l’amore”, canta il Cantico dei Cantici, “le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma divina”. Interessante: dunque il desiderio umano è della stessa natura dell’amore divino, si accende alla sua stessa fiamma.

La sessualità è una partecipazione al Soffio creatore, è il linguaggio più forte e più violento con cui due esseri possono entrare in comunicazione fino ad essere “una sola carne”, dice Paolo: e bada bene, lo dice anche riferendosi ad un incontro casuale.
Il desiderio sessuale, l’eros, è energia divina allo stato puro, diceva san Giovanni Crisostomo – Bocca d’oro – grande predicatore dell’antichità. Una fiamma irresistibile in ogni stato di vita, compreso quello monastico.

Fra i racconti dei Padri c’è la storia di un giovane monaco mandato dai confratelli a fare una commissione. Strada facendo si imbatte in una donna che sta lavando i panni in una pozza d’acqua. La fiamma del desiderio lo travolge e senza tanti preamboli chiede alla donna di “giacere subito con lui”: che era come dire fare sesso. Ma quella era una donna speciale. “Non sarebbe male”, gli risponde, “purtroppo però ti farò soffrire”. “E perché?”, chiede stupito il giovane. “Perché dopo faticherai un bel po’ per tornare nello stato di pace in cui sei ora. Perciò, se posso darti un consiglio, continua la tua strada senza farti del male”.

Il linguaggio del sesso è il linguaggio del mistero, voleva dire la donna sapiente. È un linguaggio di cui dobbiamo diventare degni, e non lo si diventa in un breve incontro di corpi. L’eros, energia sacra, diventa peccato proprio quando si vuole ignorare la sua origine. E il peccato si percepisce in quella strana tristezza che si prova talvolta dopo avere fatto sesso: per avere vissuto con superficialità qualcosa che invece tocca la radice dell’essere. L’eros è il sintomo della nostra sete di assoluto, e ogni pensiero sul sesso dovrebbe farci ricordare di Dio

MINIMA – Rubrica di Nuovo Progetto

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