31.08.09

Publish date 31-08-2009

by Redazione Sermig

Caro amico,
quante volte avrai sentito parlare di guerra, di fame nel mondo, di schiavitù, di pena di morte… Quante volte hai pensato che tutto ciò non solo non è giusto, ma non è nemmeno moralmente umano? Sicuramente tantissime.
Ma quante volte ti sei invece alzato e ti sei detto: “E’ ora di darsi da fare, di rimboccarsi le maniche”? La risposta la sai benissimo anche tu…
Ti sto scrivendo dall’Arsenale della Pace” di Torino, dal Sermig, e tu sicuramente starai pensando al solito campo scuola in cui vengono propugnati i temi che hai già incontrato tante volte e che oramai ti scorrono via come acqua sul tuo corpo. Ma qui si compie un passo ulteriore, qui si parte da te, dal tuo metro quadrato.
Tutti hanno un sogno, che a prima vista magari può non centrare niente con i problemi del mondo. Ma qui ho imparato che un semplice idraulico può riparare tubazioni che danno acqua e servizi a moltissimi rifugiati, che un chimico può dare da bere all’Africa intera servendosi solo di una bicicletta. Insomma, che ognuno può fare la sua parte partendo proprio da se stesso.
Se non ci credi, basterà una giornata per farti cambiare idea, una giornata in cui moltissimi giovani si riuniranno per dichiarare il loro sì alla vita e all’impegno personale.
Ti farò una confessione: io credo nella politica e nel suo ruolo di interesse civile e sociale. Uno dei miei sogni sarebbe quello di provare a fare il sindaco della mia città, un sindaco attento ai problemi dei cittadini, un politico che sappia vivere con la gente e per la gente. La politica deve essere un bene comune e tutti i giovani dovrebbero trovare il coraggio di mettersi in gioco.
Qui ho imparato anche questo, e davvero la mia vita ha trovato la sua strada in questi quattro giorni più che nei miei 18 anni di vita.
Grazie per avermi ascoltato, a presto,

Stefano

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