Seth Walker - Tomorrow

Che elemento, questo Walker.
Già presente in questa rubrica anni fa, con un brano bislacco e improbabile, fa il bis con questo che è semplice e filante, ponendo però problemi di identificazione: che diavolo di musica è?
C’è dentro di tutto, dal contrabbasso al piano jazz, con il timbro stile “pianista da saloon”, ritmica che batte sui tempi forti, accordi che sembrano semplici ma non lo sono, voce distratta e strascicata, che sembra faccia fatica a stare in piedi, chitarrina elettrica che deve essere dell’anteguerra che fa 3 note 3, trakka trakka d’ordinanza… Insomma di tutto e di più, che però funziona di brutto e quindi non è stato fatto a caso.
Canzone breve, secca e gustosa. Come la pasta al forno ben fatta.
Dinoccolata.

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