Junius Meyvant - Carry on with me

Publish date 28-10-2021

by Gianni Giletti

Canzone che vive e muore sul riff ritmico che, dall’inizio alla fine, porta il brano a farti ballare o comunque a muoverti, dentro questo “levare” che ti martella l’anima, il piano che ti spinge l’accordo in gola tre battute alla volta, l’orchestra che spunta dal nulla e implacabile ripete il riff ritmico. E poi l’arpa, i fiati nascosti…
Canzone a cipolla insomma, più ascolti e più trovi dimensioni e piste alternative. 
E poi la voce, roca al punto giusto, troppo convinta, che ti spinge sotto il palco con i pugni chiusi. Quando canta sembra un nero dell’Alabama, invece questo artista è islandese e non dà l’idea di cantare dai ghiacci, una volta eterni (adesso un po’ meno), del suo Paese.
Urgente.

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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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