Georg Friedrich Händel - Lascia che io pianga

Publish date 12-07-2020

by Gianni Giletti

Ullallà, una chicca che viene dall’opera.
Qui abbiamo autentici campioni. Elizabeth Wallfish, australiana, una delle più famose barocchiste al mondo, che suona con strumenti d’epoca (o costruiti con le tecniche di allora) una delle pagine più belle in assoluto di Haendel.
Si fa accompagnare dal sopranista (o contro-tenore) Robert Crowe.
Si tratta di un uomo che canta “in falsetto”, in una tessitura acuta che normalmente non gli appartiene, come era costume (documentato) all’epoca. Se avete voglia e tempo provate a guardare, oltre che ascoltare.
Fa impressione vedere un uomo che canta in modo così “femminile”.
Il brano poi è disarmante nella sua abbagliante bellezza. Haendel operista è inarrivabile, soprattutto quando, come qui, utilizza le pause in maniera così potente.
Inoltre, l’orchestra ha un suono molto crudo, non smielato, un ensemble che spinge forte ed è per questo che mi piace tanto.
Eterno.

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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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