Nato tra i poveri, visita il Palazzo...
Publish date 05-01-2014
Il grande presepe realizzato dagli ospiti dell'Arsenale della Speranza nel Natale 2012 è ora esposto nel Palazzo dei Bandeirantes, sede del Governo dello Stato di San Paolo.
Sono già trascorsi alcuni giorni dal Natale, ma solo ieri abbiamo avuto un po’ di tempo per visitare l’esposizione di presepi intitolata “Arte Sacra Brasiliana: tra il popolare e l’erudita”, promossa dall’Archivio Artistico-culturale del Palazzo del Governo di San Paolo.
Lá, insieme ad oltre cinquanta presepi provenienti da tutto il Brasile, c’era anche il bellissimo presepio realizzato all’Arsenale della Speranza nel 2012. Forse alcuni di voi se lo ricorderanno... Adesso che i suoi grandi pannelli sono installati nel bel mezzo di un’esposizione così prestigiosa sembra addirittura semplice credere che siano bellissimi. Senza dubbio, il riconoscimento e lo spazio che ci sono stati dati dai curatori di questa mostra sono un grande regalo, un privilegio enorme! Tuttavia, ritornando all’Arsenale, facevamo questa riflessione: la vera meraviglia di quel presepio é l’averlo intravisto in alcune vecchie porte recuperate da una discarica e, soprattutto, nell’aver creduto che Gesù potesse rinascere nei volti affatticati di quegli ospiti, arrivati all’Arsenale poco prima dell’Avvento del 2012, e trasformarli in artisti.
Più che il risultato finale, é il pezzo di strada che abbiamo percorso insieme ciò che conta. Un cammino iniziato quando abbiamo accolto Jasson, uno dei tanti giovani persi nella droga, lontano dalla famiglia e invisibile nel caos della metropoli. Un giorno, dopo un’incontro di formazione della “Foresta che Cresce”, lui disse una semplice frase: “Io so disegnare!”. Attorno a quella frase abbiamo scatenato il Paradiso ed é cominciato un periodo intenso di lavoro, di fede, di incontro, di rinunce e di scelte, insomma, di cambiamento che é diventatao vita, storia, speranza per tutti coloro che vi hanno partecipato, anche solo buttando due gocce di tempera su una stella...
Evidentemente, quelle stelle hanno continuato a brillare a tal punto che addirittura dei professionisti dell’arte si sono convinti che valesse la pena mostrare i disegni ad un pubblico più grande. Un giorno, con i guanti bianchi e maneggiando i pannelli con il massimo rispetto, sono venuti a prenderseli per portarli a Palazzo.
Oggi, fermarsi per un momento a contemplare la meraviglia prodotta da questo cammino ci ha fatto bene, ci ha fatto ardere il cuore, ma in questo momento, all’Arsenale, é già di nuovo tutto in movimento, quasi una corsa, alla ricerca di nuove tele da dipingere e accogliendo altri poveri per far nascere Gesù.
p.s. Nel frattempo, vi mandiamo anche alcune foto del presepio di quest’anno, in cui abbiamo fatto nascere Gesù per le strade del nostro quartiere... Un’altra storia che vi racconteremo la prossima volta.
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