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BANGLADESH - RAJSHAI

Publish date 30-04-2021

To grow aware of one's own value, to grow in abilities

Countries: Bangladesh, India, Philippines

Partner: Don Renato Rosso

Location: Khulna, Bangladesh; Rajastan, India; Maluso and Basilan, Philippines

Period: 1998-2006

Context: India and Bangladesh are the lands where "gypsy" people originated; and, split among hundreds of groups with different cultures and lifestyles, a few million still live here.

With 162 million inhabitants in an area that is half of the area of Italy, the tragedy of Bangladesh is not the cyclones that periodically demolish it, but poverty. India is marching fast towards progress, but the pace of most of its people is much slower and has so far left a lot of them suffering.

In this scenario, the nomads have preserved their culture, even though they have to adapt to changes, in order to survive day after day. Fishermen who live by moving on rivers, shepherds who move on pastures, day labourers, groups who go around villages to offer shows or natural cures, others who live precariously near the suburbs. Simple, authentic lives; haunted by misery and disease.

Without losing their true selves, what is a human value in their culture - the value of the family that considers the whole group as children and brothers, pursuing life and not excess to accumulate… - these communities need tools to give themselves new perspectives, they need people who make the group’s problem their own and consciously guide them to a new future.

Purpose: The vocation of Don Renato Rosso, a missionary among the gypsies of Asia, is very particular.

Witness of evangelical love, respectful of the faith and culture of each one, he advocates to be "last of the last" promoting to his best humanity of all.

The channel he uses is the school, not intended as a structure, but as people.

His are disciplines that travel with people, poor and precious, tailored to the time and needs of life to make children, young people, adults grow awareness of their personal value and the ability to face the challenges of everyday life.

Achievements:

- Bangladesh: “travelling” schools - mainly on boats - for the people of the Jajabor ethnic group who live and move in the Ganges delta. Support the expenses of teachers, their training, and materials to provide both personal and community education and animation. Help for basic needs and health emergencies.

- India: itinerant schools for the people of the Bhil ethnic group, nomadic shepherds in Rajastan. Support for expenses for teachers, their training, school materials and training of community animators.

- Philippines: creation of a community centre; school facilities, dispensary for the Bajau population - nomads of the sea - in Maluso, Basilan. Provision for the salary for teachers and health personnel; support for schooling and community animation in various places inhabited by the Bajau.

- Pre-school programs followed by the placement in public school with after-school support, as well as help with attendance and food costs. This way we aim for the inclusion of children in state schools, but now with full dignity, not as miserable and marginalized.

Provisions: Euro 475,800

Overall value of delivery of material and technology: Euro 3,800

Recipients: Several thousand children and adolescents, their families and communities

Associazione Sermig Re.Te. per lo Sviluppo – Arsenale della Pace, Piazza Borgo Dora 61 Torino

IBAN: IT29 P030 6909 6061 0000 0001 481 Banca Intesa SanPaolo

Don Renato Rosso, classe ’45, missionario ‘fidei donum’ della Diocesi di Alba tra i nomadi del mondo.
Fin da giovane la sua è una scelta radicale per il lavoro in mezzo ai poveri, ottenendo di potersi dedicare alla pastorale degli zingari, fortemente appoggiata anche dal Cardinale di Torino, Michele Pellegrino. Dal 1984 al 1992 è in Brasile, poi in Bangladesh e India, paesi in cui oggi alterna la sua presenza nel corso dell’anno, sempre nelle comunità zingare, facendone la sua famiglia, camminando e vivendo con loro e come loro: pastori nomadi del Rajastan, quelli che vivono sui fiumi del Bengala… Per poi allargarsi ad altre ‘vicini’, i Bajau nelle Filippine, in Indonesia… In bengalese lo chiamano ‘Bondo’: amico.

E’ una presenza missionaria particolare, difficile, ma di grande significato, che va oltre a quanto opera nelle già molte realtà in cui lavora.
Dove l’annuncio è possibile, non senza fatica e molto tempo, ha dato vita a una presenza di Chiesa in realtà che senza di lui forse non ne sarebbero mai state raggiunte. Dove ciò non è possibile - in Bangladesh è proibito il proselitismo verso i musulmani, in India è altrettanto difficile - per don Renato la presenza, attraverso una testimonianza di condivisione e di amore, ha comunque un significato pieno: “Dio si rivela a tutti i popoli senza differenza, lavora in tutti gli uomini per convertire il loro cuore”. “Ogni giorno cerco di convertire me stesso, i cristiani, i musulmani e gli hindu. Ma questi ultimi non tento di convertirli al cristianesimo, bensì a diventare più autentici, più veri nella loro religione, più uomini, più donne, più ‘veri figli dell'uomo’ e di conseguenza più simili al ‘figlio dell'uomo’ che è Gesù Cristo"

Scheda: Educare dà vita
Scuola su barche Tra le strategie dello sviluppo, la promozione dell’educazione e della formazione professionale ha valenza assolutamente primaria.
L’educazione è infatti il fattore più importante per capacità di contributo alla crescita economica, direttamente per le capacità che fornisce riguardo all’ambito lavorativo, ma non meno ancora indirettamente, per la consapevolezza che diffonde in ogni ambito della vita e dei rapporti con le persone.
In Bangladesh, un esempio: la mortalità infantile è cinque volte più alta nelle famiglie in cui le madri non sono mai andate a scuola, rispetto a quelle in cui le madri hanno completato un ciclo di sette anni di scuola o più. Un esito che, partendo dalla famiglia, finisce per coinvolgere l’intero ambito sociale: una famiglia che si sente in grado di prendersi cura dell’avvenire dei figli, è portata a offrire loro maggiori possibilità anche limitandone il numero stesso.
Peraltro, la diffusione di un buon sistema di istruzione di base, è un intervento non proibitivo in termini di costi. Il successo nell’offrire questo servizio alla gente e al futuro del Paese dipende non solo dalle risorse disponibili, ma anche e primariamente, dalla volontà politica di chi lo governa; ne sono la prova le situazioni in cui Paesi a basso reddito hanno saputo offrire servizi e risultati migliori di altri a reddito anche decisamente superiore.