MUSICA: Un bambino terribile
Publish date 31-08-2009
Suona i coperchi e le pentole…
Ma che male c’è?
intervista a Elio Rivagli a cura di Mauro Tabasso
Così recitava più o meno una canzone dello Zecchino d’Oro, edizione di qualche anno fa. E quei versi sembrano scritti apposta per Elio, o meglio, per i suoi vicini di casa (sapete che significa abitare vicino a un batterista?). Di quel bambino oggi Elio conserva ancora entusiasmo, stupore e gusto per il gioco e per il mettersi in gioco. Ma andiamo per ordine. Nel panorama musicale italiano Elio Rivagli è un nome che esprime un condensato di esperienza, tecnica e fantasia. È stato ed è il batterista di riferimento di quasi tutti i più grandi della nostra musica: da Ivano Fossati a Fiorella Mannoia, da Eros Ramazzotti a Laura Pausini, da Claudio Baglioni a Renato Zero, e poi Max Pezzali, Francesco De Gregori, Loredana Bertè ecc. ecc… Già, dimenticavo le sue collaborazioni con Art Garfunkel, Sting e non so più chi, ma mi pare che basti. Ma Elio non è solo un nome. È soprattutto una persona, ora un amico. Il suo lungo e continuo peregrinare musicale (per fortuna dei suoi vicini non è mai a casa…) lo ha portato circa un anno fa a lavorare in studio persino con noi tapini dell’Arsenale della Pace. Oggi, nuovamente con noi, dopo tre giorni di lavoro, concentrazione e divertimento, facciamo quattro chiacchiere mentre smontiamo microfoni, batteria, e sogniamo una pizza… |
Elio, di tutte le cose che hai fatto qual è quella che ricordi con più piacere? Ricordarne una in particolare è difficile… Forse quelle con Ivano Fossati, anche perché musicalmente, a prescindere dalle varie esperienze fatte prima, è stato lui quello che mi ha dato la possibilità di essere ancora qui oggi; mi ha permesso di collaborare con lui e con tanti musicisti in studio, sui dischi, nelle tournée. Insomma, mi ha permesso di crescere. |
Elio Rivagli e Mauro Tabasso |
C’è qualcuno che consideri un maestro?
Tu ne hai ancora voglia?
Puoi raccontarci un aneddoto serio e uno simpatico? Quello serio te lo suggerisco io, se permetti. Mentre veniva buttato giù il muro di Berlino ti trovavi là per suonare con Eros Ramazzotti che era stato invitato…
Ora un aneddoto più leggero…
Di alto livello artistico. Cosa ascolti? Cosa aggiungere? I bambini grandi e piccoli, all’Arsenale, sono sempre più che bene accetti. Sono attesi. A proposito… Elio, che fai la settimana prossima? |
a cura di Mauro Tabasso
da Nuovo Progetto gennaio 2008 |
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