Le armi della pace

Publish date 05-11-2019

by Simone Bernardi

http://oficinavivaproducoes.com/cev/Arriva dal Brasile il musical sulla storia del Sermig

Tra fine ottobre e inizio novembre 2019, sul palco di due prestigiosi teatri di San Paolo e Rio de Janeiro è andato in scena il musical: Arsenale, le armi della Pace. «È lui il ladro che le ha rubato il portafogli?». Ernesto fissa quel bambino di strada e poi, rivolgendosi al poliziotto che lo tratteneva per un braccio, gli dice: «No, questo è mio figlio e i suoi compagni sono i suoi fratelli». Ispirandosi a questo incontro, realmente accaduto, che vede protagonisti Ernesto Olivero e dom Luciano Mendes de Almeida, gli artisti di Oficina Viva, sotto la guida attenta e qualificata della cantante Ziza Fernandes hanno raccontato al pubblico brasiliano alcuni momenti cruciali dell’avventura del Sermig.

Il nucleo dello spettacolo ruota intorno alla bontà che disarma, una forza straordinaria capace di sciogliere anche i cuori più induriti. Nel dialogo di scena, ad un certo punto Ernesto dice a quel bambino: «Ora andiamo a casa...», ma il bambino sbotta e gli grida in faccia: «Ma quale casa? Io non ho nessuna casa! Non l’ho mai avuta... E tu invece? Tu stanotte dove dormi?». Ernesto risponderà: «Lo sai che non è la prima volta che mi fanno questa domanda?», e a partire da quel momento, lui e Dom Luciano iniziano a raccontargli l’avventura del Sermig, dell’arsenale di guerra trasformato in arsenale di pace... e quel bambino si fa prendere per mano da quel racconto e poco per volta il suo cuore scaltro, come insegna la strada, si disarma e torna ad essere il cuore di un bambino.

90 minuti di emozioni, frutto di un lavoro durato un anno, che ha richiesto ai ragazzi della compagnia – perlopiù non professionisti – non solo lunghe prove di danza, recitazione, esercizi di tecnica vocale, ma anche lo studio dei libri del Sermig e soprattutto l’incontro con la realtà di accoglienza dell’Arsenale della Speranza di San Paolo. La sera del debutto, una cinquantina di nostri ospiti erano lì, in prima fila. La maggior parte di loro non aveva mai messo piede in un teatro… Ognuno di loro ha avuto almeno un momento in cui si è letteralmente sentito parte della sceneggiatura per aver già vissuto sulla propria pelle la condizione della vita di strada. Una emozione grandissima che Nicolau, uno dei presenti in sala, riassume così: «Oggi è stata una esperienza incredibile, meravigliosa! Per la prima volta ho avuto la possibilità di vedermi da fuori e di conoscere un po’ di più della storia della casa che oggi mi accoglie».

Il musical è stato un regalo enorme, un incontro con la nostra storia vista dagli occhi degli altri.

Simone Bernardi
​FOTO: KLEBER ALEPEREIRA

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