Un grazie da Mantova

Publish date 10-04-2020

by Redazione Sermig

Caro Sermig,
siamo la parrocchia di Bancole (Mantova) e a distanza di più di un mese dal servizio che abbiamo svolto tramite la vostra realtà, volevamo raccontarvi gli "effetti" positivi che ci avete creato.

L'esperienza di servizio da voi è stata un momento in cui ognuno di noi era chiamato a mettersi in gioco e ad essere dono per gli altri. Vi abbiamo aiutato a dividere giochi e vestiti e a scaricare i furgoni, ma questo ve lo ricorderete anche voi. Forse è più interessante raccontarvi quello che abbiamo imparato in due ore di lavoro, in certi casi faticoso.

Abbiamo imparato ad apprezzare di più le possibilità che abbiamo e nello stesso tempo a condividerle, abbiamo capito che a volte basta (af)fidarsi e non bisogna aspettarsi necessariamente un ritorno. Abbiamo anche imparato ad essere REF: rapidi, efficienti e felici; che potrebbe sembrare una cosa sciocca, ma in situazioni del genere se non fai le cose con un certo ritmo non finisci più, se presti il servizio tanto per fare e non sei determinato in quello che fai non concludi nulla e infine se non sei felice non ti godi la bellezza del momento.

Insomma prestare servizio non è per niente facile, ma vedere voi volontari felici, la collaborazione di un sacco di persone esterne e i risultati che abbiamo ottenuto in poche ore, ci ha fatto dimenticare di tutto e non abbiamo pensato nemmeno alla fatica.

La conoscenza della vostra realtà è stata un'esperienza divertente, ma che ci ha chiesto di metterci in gioco in modo consapevole ed efficace e soprattutto ci ha fatto venire voglia di agire di più anche nel nostro piccolo. È stato un servizio che si è basato molto sulla fiducia: sia vostra che ci avete affidato vari ruoli senza conoscere le nostre capacità, sia nostra perché nessuno di noi ha visto la signora che riceverà il maglione che ha piegato o il bambino a cui andrà la carrozzina che abbiamo montato.

Insomma oltre a raccontarvi dei grossi insegnamenti che ci avete lasciato, volevamo ringraziarvi tanto per la possibilità che ci avete dato e per quelle che date giornalmente a chi vi chiede aiuto.

Grazie perché realtà come le vostre che hanno una voglia sfrenata di portare la pace, non solo nella propria città e non solo in Italia, sono poche. Grazie per tutti i sorrisi che, nonostante tutte le difficoltà, ci avete mostrato. E infine grazie da parte di tutte quelle persone a cui giornalmente date un tetto, un letto, un pasto caldo o semplicemente un giubbino senza buchi, che spesso si dimenticano di dire una parola così corta: GRAZIE!

Elisa

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