Vincent Neil Emerson - Manhattan Island Serenade

Publish date 05-05-2020

by Gianni Giletti

Di lui non c’è traccia ovviamente, se no che ci starebbe a fare su questa rubrica, mi chiedo?
Sì, è vero, ogni tanto indulgo su qualche celebrità – che a mio parere merita – ma è lo scovare gli autori sconosciuti e improbabili come questo qui, che mi dà un sacco di soddisfazione.
Lui sembra un venditore di salsicce in Iowa – sempre che lì si vendano le salsicce – e invece… senti che voce. Modulata e flautata, sembra un po’ il Billy Joel di The Stranger, anno di grazia 1976 e invece spunta oggi.
Che dire? Canzone che ti disarma tanto è semplice, che il piano che dice, parto parto e non parte mai, ma con una traccia melodica davvero interessante.
Qui infatti è la melodia che ti fa notare il pezzo in mezzo al marasma del mondo, è lei che accende quell’attimo di poesia che questa canzone mi regala.
Spero anche a voi.
Simple.

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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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